GARA DA RIFARE SUBITO
L’anticorruzione richiama Ternate
Nel mirino di Anac la delibera sul rinnovo dell’affidamento del servizio di illuminazione votiva al cimitero
Un richiamo dell’Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione) non può certo fare piacere a un’amministrazione comunale, ma è con questa realtà che si ritrova a fare i conti la maggioranza guidata da Lorenzo Baratelli.
Nel mirino dell’Anac, infatti, sono è finita la delibera sul rinnovo illegittimo, in violazione del codice degli appalti, dell’affidamento della gestione dei lumini cimiteriali: «L’amministrazione - si legge nel documento con cui le minoranze portano alla luce la decisione di Anac - ha proceduto alla proroga e al rinnovo dei contratti scaduti in maniera arbitraria, così Anac ha intimato al Comune di “...Indire, nei termini strettamente necessari, una nuova procedura di gara per i servizi in questione, o di affidare direttamente tali servizi a diversi operatori economici, nel rispetto della legge”. Il Comune, infatti, aveva affidato in maniera diretta il servizio dell’illuminazione votiva comunale alla stessa ditta già affidataria del medesimo servizio in virtù di una convenzione scaduta nel 2018».
«Risultano completamente disattesi dal Comune di Ternate - evidenzia ancora Anac nel suo documento - i presupposti di legittimità della proroga, che non è mai stata contemplata nei documenti di gara, né disposta formalmente alla scadenza del primo rapporto. Semplicemente si è continuato con un implicito assenso allo svolgimento del servizio di fatto».
«Irregolarità - sostengono le minoranza - sono state riscontrate anche nel servizio di car sharing, scaduto a dicembre del 2016. Dopo sei anni in cui il servizio era stato sospeso, il Comune ha deciso di riattivarlo, rinnovando alla stessa ditta tale servizio fino al 2024, senza svolgere una gara aperta, in regime di concorrenza e di libero mercato».
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