ANIMALI
Ferito, curato e guarito
Era solo, affamato e ferito. Ma qualcuno lo ha curato e liberato dove potrà tornare a sguazzare nelle acque del Lago Ceresio.
Anche se le feste sono passate, è di una storia molto natalizia quella descritta dal Gruppo insubrico di ornitologia.
Il protagonista è uno svasso, un uccello ritrovato, nei giorni scorsi, in pessime condizioni a Cairate. Per fortuna, nonostante il sangue molto visibile sul suo manto, una volta portato dal veterinario, la ferita è stata curata.
Purtroppo però, forse per lo spavento, l’esemplare faticava molto ad alimentarsi. Anzi, proprio non mangiava: «Si è tentato con dei minuscoli pesciolini ma con scarso risultato - racconta Walter Guenzani, la persona che l’ha preso in custodia e ha seguito tutta la vicenda con Massimo Zaupa, Mario Raimondi, Costante Cavallaro e la signora Ivanka - poi si è provato con delle foglie di insalata: becchetta, ma non ingoia nulla. Seguendo il consiglio del Cramp, la bibbia degli ornitologi, si viene a conoscenza che le sue prede sono larve di insetti acquatici. Facile a dirsi ma difficili da trovarsi. Allora si prova coi vermetti che utilizzano gli ornitofili per cibare gli uccelli insettivori. Tentar non nuoce. Funziona: al primo tentativo il piccoletto resta solo per un attimo sorpreso e poi si getta sulle prede con ingordigia».
Finalmente sfamato, è rimasto in gabbia ancora per una settimana di convalescenza, recuperando completamente la forma.
Che fare poi? «Sul Lago Ceresio - conclude Guenzani - c’è una signora che da sempre si batte per aiutare gli uccelli acquatici in difficoltà, inoltre nello specchio d’acqua c’è un folto gruppo di svassi piccoli, formato da più di duecento esemplari, in questo periodo di svernamento. Detto, fatto. Viene contattata la donna e si dice disponibile a tenere il piccoletto per abituarlo alla libertà: la prima prova avviene in vasca da bagno. E per sapere se è capace di tuffarsi e di predare, viene lasciato libero, al passaggio di tre svassi, vicino alla riva. Immediatamente il piccoletto li insegue e li raggiunge per poi andarsene insieme a loro».
Ora è libero di vivere sul lago Ceresio, dove c’è una discreta popolazione di svassi, come ben sanno i pescatori che non amano particolarmente questo genere di volatile perché è particolarmente goloso di pesci, così come avviene per il cormorano.
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