IL POTENZIAMENTO
Laveno Mombello, traghetti sold out
Boom di turisti, due motonavi non bastano: ecco la terza

Troppi viaggiatori, pochi traghetti. E così la Navigazione, dopo un anno e mezzo di tagli e limitazioni alle corse fra Intra e Laveno, ritorna a potenziare il servizio. Riportando l’orario estivo a quello pre-pandemia: una corsa ogni venti minuti, almeno tra le 7 e le 20. In serata, invece, continuerà a esserci una motonave ogni ora, con ultima partenza alle 23 dalla sponda piemontese e alle 23.30 da quella lombarda. Insomma, traghetti “a nanna” sessanta minuti prima di quanto avveniva in passato.
Nelle ultime settimane, con il tanto atteso ritorno dei turisti, nei porti delle due città dirimpettaie si è registrata, soprattutto nei week-end, una “invasione” di passeggeri desiderosi di solcare il lago Maggiore per andare a visitare l’altra sponda. Ma due sole corse all’ora non sempre erano sufficienti a imbarcare tutte le auto incolonnate sui piazzali di Intra e Laveno. Con frequenti proteste di chi restava a terra, costretto ad aspettare la motonave successiva. Un disagio non da poco se si viaggia non per vacanza ma per lavoro. «Di lamentele ne ho ricevute pochissime, ma posso assicurare che, nonostante il tempo di questo “lugliembre” non ci abbia aiutato, i traghetti stanno lavorando molto bene, così come i battelli a centro lago», precisa il direttore della Navigazione Paolo Bianchi. Di numeri non ne fornisce, ma le motonavi sempre piene sono lo specchio di una stagione in ripresa. Da qui la decisione di aggiornare l’orario, il che significa introdurre un traghetto, e un equipaggio, in più ogni giorno. Ma a rovinare la festa è arrivato un guasto alla motonave Ticino, ferma in cantiere e quindi sostituita dal vecchio e piccolo San Carlo.
Nel marzo del 2020 l’esplosione dell’emergenza sanitaria portò a una drastica riduzione delle corse, conseguenza dell’altrettanto drastica diminuzione di passeggeri. La direzione della Navigazione Lago Maggiore decise di far partire un traghetto ogni 60 minuti, fermando il servizio alle 21.30. Una scelta, questa, che scatenò la rabbia dei pendolari che, finendo il turno alle 22 nel Varesotto, non avevano più traghetti per tornare a casa e quindi dovevano sobbarcarsi il giro del lago. Intervennero la Prefettura e il sindaco di Verbania Silvia Marchionini, e alla fine almeno la corsa delle 22.30 da Laveno fu ripristinata. La fine del lockdown e le limitazioni sempre meno rigide riportarono un poco alla volta il servizio alla normalità, tanto che a luglio 2020 entrò in vigore l’orario estivo, con tre corse l’ora (ma con ultimo viaggio sempre alle 23.30 da Laveno, con definitiva cancellazione della corsa di mezzanotte da Intra e di mezzanotte e mezza dall’imbarcadero lombardo). Orario che quest’anno non era stato ancora reintrodotto, nonostante dal 4 luglio, con tutte le Regioni in zona bianca, sia tornato anche il servizio internazionale tra Arona e Locarno. Solo ieri, 1° agosto, anche la Navigazione è “entrata nell’estate”: se fino a sabato partivano 39 corse da ogni sponda (prima alle 5 da Intra, ultima alle 23.30 da Laveno), ora sono salite a 46, quindi 92 in totale, nella stessa fascia oraria. Le corse di mezzanotte e di mezzanotte e mezza, in buona sostanza, non sono tornate neppure stavolta. Una mancanza che pesa non tanto per i pochissimi pendolari che le usavano, quanto per chi si muove tra le due sponde per svago. Un esempio? Al teatro di Verbania, a cinque minuti a piedi dal porto, gli spettacoli iniziano alle 21, quindi chi prima arrivava da Laveno in traghetto per assistere alle rappresentazioni riusciva a prendere l’ultima corsa della mezzanotte per rientrare, mentre adesso deve correre per salire sul traghetto delle 23, col rischio di perderlo se lo show supera le due ore e quindi restare a dormire a Intra oppure optare per il giro da Sesto Calende.
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