CORONAVIRUS
Legnano: «Emergenza ben gestita»

C’è la versione ufficiale secondo la quale «la criticità è stata gestita al meglio», poi ci sono i dubbi che ieri pomeriggio i sindacati che rappresentano i 4mila dipendenti dell’Azienda socio sanitaria territoriale Ovest Milanese hanno riassunto nero su bianco in una lettera che hanno mandato all’azienda e a Regione Lombardia.
La verità ufficiale parla di due contagiati che nella giornata di martedì sarebbero stati trasportati dalla provincia di Bergamo a Legnano, uno dei 17 ospedali che la Regione ha individuato per trattare i pazienti affetti da Coronavirus. «Da diverse fonti», risulta invece che il medico residente a Rescaldina si sia presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano già mercoledì 19 febbraio, dove sarebbe stato trattenuto per 48 ore.
I due giorni successivi il paziente li avrebbe poi trascorsi nel reparto di Medicina d’urgenza, per poi essere trasferito al reparto Malattie infettive solo lunedì, dopo lo stato di emergenza decretato dal governatore Attilio Fontana. Un altro giorno è stato poi speso per ottenere i risultati del tampone che ha indicato la positività al virus, poi la conferma di quanto personale e operatori dell’ospedale sospettavano ormai da ore.
Nella serata di martedì, la direzione sanitaria si sarebbe quindi attivata per recuperare l’elenco del personale che nei quattro giorni precedenti l’isolamento avrebbe avuto contatti con il paziente: l’invito a tutti i dipendenti dell’Asst che hanno avuto contatti con il medico è quello di sottoporsi al tampone e di presentarsi al lavoro muniti di mascherine.
Per Vera Addamo e Alfio Bennardo, rispettivamente segretari territoriali di Cgil e Uil Funzione pubblica, quanto accaduto sarebbe «l’ennesima conferma del fatto che la direzione sanitaria dell’Asst Ovest Milanese naviga a vista». «L’ospedale di Legnano è stato inserito nell’elenco degli ospedali attrezzati per affrontare l’emergenza coronavirus lo scorso 23 gennaio», spiegano i sindacalisti, «ma la prima circolare per spiegare ai dipendenti come affrontare l’emergenza è stata diramata solo lunedì 24 febbraio. A quel punto dai reparti era già transitato almeno un paziente che poi è risultato positivo al tampone».
Come scritto nero su bianco nella lettera che ieri è stata inviata alla direzione dell’Asst e a Regione Lombardia, «il personale presente non era dotato dei dispositivi previsti e la direzione sanitaria si è attivata tardivamente».
QUI RESCALDINA
La notizia che uno dei due positivi al coronavirus testati all’ospedale di Legnano abita a Rescaldina, col passaparola tipico dei paesi, si è diffusa a tempo di record.
Ieri mattina è stata accolta con molta preoccupazione nei negozi e nei bar del centro, dove non si parlava d’altro. Tutti a chiedersi chi sia il medico che lavora nell’ospedale di Alzano Lombardo, persona non conosciuta, né che frequenta i luoghi aggregativi.
Certo, sapere che una persona del posto sia risultata positiva al tampone ha suscitato comprensibili timori, tanto da far supporre un allargarsi del focolaio a questa zona. Ma è puro allarmismo, una paura senza ragione d’essere, come si premura di comunicare il sindaco Gilles Ielo: «Azienda ospedaliera e prefettura confermano l’assenza di un focolaio sul territorio e non è prevista l’adozione di ulteriori provvedimenti oltre a quanto già previsto per la Lombardia».
Rimarcando l’importanza della privacy rispetto alle persone coinvolte, il primo cittadino sottolinea: «Le dinamiche sono chiare e vi è costante monitoraggio della situazione. Quanto rilevato consente di attuare senza ulteriori azioni il protocollo per i controlli previsti che, predisposti da Ats (azienda tutela della salute), saranno messi in atto in modo puntuale secondo quanto emergerà dall’indagine epidemiologica in corso».
L’invito alla popolazione è di attenersi al rispetto di quanto previsto dall’ordinanza e di osservare le indicazioni igienico-sanitarie trasmesse dal ministero della Salute riportate sul sito comunale, nonché di chiamare i numeri 1500 o 800894545 per qualsiasi informazione. «Comunicazioni sugli sviluppi della situazione saranno tempestivamente trasmesse alla cittadinanza a cura dell’amministrazione comunale», assicura il primo cittadino, invitando i rescaldinesi alla calma.
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