OSPEDALE
Legnano, infermiere preso a schiaffi
L’episodio al Pronto soccorso, una collega insultata dai parenti di un altro paziente

Sono lì per aiutare le persone in difficoltà e garantire un servizio sanitario efficiente: magari non sempre ci riescono ma non meritano certo violenze o insulti. Si tratta degli infermieri del pronto soccorso dell’ospedale legnanese, sempre più oggetto di comportamenti inammissibili da parte degli utenti: in pochi giorni si sono registrate ben due aggressioni, una fisica, con tanto di mani addosso, e una verbale, ma non per questo meno grave.
La prima risale a mercoledì scorso ed è avvenuta durante il pomeriggio, alle 15. Tutto è accaduto a un infermiere della cosiddetta zona medica, con un paziente che era in cura da circa un’ora. Doveva effettuare alcuni esami del sangue all’utente. Quando si è avvicinato al paziente, però, quest’ultimo non ha voluto effettuare alcune esame ulteriore. L’infermiere ha accettato la decisione e si è messo a fare altro: quando gli è stato chiesto se avesse proceduto agli esami in questione l’infermiere ha semplicemente risposto che il paziente si «è rifiutato»: quest’ultimo, per ragioni poco chiare, non ha gradito e si è arrabbiato aggredendo l’infermiere. Lo ha addirittura preso per il collo e schiaffeggiato. Subito sono intervenuti altri colleghi per evitare il peggio.
Sul posto sono poi arrivati anche i carabinieri che hanno raccolto le generalità dell’aggressore. L’aggredito è stato curato e ne ha avuto per tre giorni.
Il secondo caso è successo sabato, 2 settembre. Anche stavolta tutto è avvenuto nel pomeriggio. Al pronto soccorso di Legnano è arrivata un’ambulanza proveniente dall’Albania per il ricovero di un anziano accompagnato da alcuni famigliari albanesi. Subito l’uomo è stato posto in attesa con un normale codice bianco. Non essendoci gravità, dopo un’ora circa tutti erano ancora in attesa di una visita. Gli albanesi, forse perché provati da ore di viaggio, hanno perso la testa e hanno cominciato a insultare una malcapitata e incolpevole infermiera. Certamente i tempi di attesa al pronto soccorso sono spesso molto lunghi, ma nulla giustifica certi comportamenti verso chi è lì per fare il proprio dovere.
«Abbiamo già parlato con il legale dell’azienda, Giacomo Rossi, che è stato davvero gentile e disponibile - spiega Alfio Bennardo, sindacalista della Uil - farà una segnalazione d’ufficio per procedere con una richiesta di danni. Certe cose non devono succedere in un pronto soccorso».
In entrambi i casi gli infermieri hanno già sporto denuncia alle forze dell’ordine. «Faremo anche una lettera ai rappresentanti della sicurezza sul lavoro per chiedere un monitoraggio della situazione e fare anche un sopralluogo - continua Bennardo - C’è molto disagio da parte dei lavoratori e bisogna migliorare l’accoglienza al pronto soccorso anche per evitare episodi simili».
Proprio i tempi di attesa, uniti al grande via vai di persone che c’è ad ogni ora del giorno, sono spesso fonte di possibili tensioni tra utenza e personale: c’è chi è in grado di sopportare ore e ore di attesa per una visita senza dire niente e chi, invece, dà subito in escandescenza.
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