BABYGANG
Legnano, «Oggi il nostro Luna Park è il posto più sicuro»
Il gestore Salvioli: «Stato, Comune e privati hanno lavorato insieme»
«Qui non può succedere più nulla, il Luna Park di Legnano oggi è il posto più sicuro d’Italia. E lo è diventato perché qui lo Stato, il Comune e i privati hanno lavorato insieme, riuscendo ad arginare una follia che purtroppo sta dilagando un po’ in tutto il Paese».
Heros Salvioli è da sempre il rappresentante delle 94 famiglie che gestiscono «Lo spettacolo ambulante più importante della Lombardia», quello che ogni autunno torna in piazza Primo Maggio e che quest’anno è stato scelto come terreno di scontro tra le bande di ragazzini di Gallarate e quelle di Legnano.
Ieri mattina, sabato 28 ottobre, la presidente dei Politics Hub Rachele Grassini e la consigliera della Lega Daniela Laffusa sono state intervistate dai giornalisti di “Mattino 5”: Laffusa ha parlato «Della paura che queste bande di ragazzini stanno incutendo ai legnanesi», il conduttore ci ha messo del suo spiegando che il centro della città è «Ostaggio delle baby gang». Questo ovviamente non ha fatto piacere ai giostrai, cui la guerra tra bande ha rischiato di generare un danno economico tutt’altro che indifferente.
«Ha rischiato - dice Salvioli -, ma il pericolo è stato arginato grazie a un protocollo di sicurezza efficientissimo, nel quale ciascuno ha fatto la sua parte. Dopo la prima rissa di sabato 14 qui al Luna Park non è successo più niente. Sabato 21 i ragazzi ci hanno riprovato, ma non sono neanche riusciti ad avvicinarsi. Oggi qui lavorano 16 addetti della nostra security, più altri 5 di un’agenzia reclutata dal Comune. Ci sono gli agenti della polizia locale e di Stato, ci sono i carabinieri. La prossima settimana sarà quella più impegnativa per appuntamenti e numero di presenze, l’attenzione resta alta».
I controlli agli ingressi sono puntualissimi, i ragazzi della security fanno vuotare borse e tasche dei giubbotti: la vendita di alcolici e bottiglie di vetro è vietata, chi appena alza la voce o si agita un po’ troppo è invitato a lasciare il parco divertimenti. Impossibile pensare di fare a botte tra le giostre e di farla franca: tanto più che un centinaio di ragazzi sono già stati identificati e schedati.
«Il sistema ha funzionato, sta funzionando e non c’è motivo di credere che non possa funzionare anche nei prossimi giorni - dice Salvioli -. Grazie all’organizzazione messa a punto dalla dirigente del commissariato di Legnano e alla collaborazione di tutti, oggi il nostro Luna Park sta facendo scuola su come affrontare fenomeni che purtroppo sono diffusi e attuali».
Un esempio? Quello che è successo venerdì all’istituto Puecher di Rho, dove sette ragazzini incappucciati hanno assaltato la scuola devastando un laboratorio e seminando il panico con petardi, fumogeni e una pistola scacciacani.
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