PALIO
Legnano, otto sorelle generose
Le contrade hanno distribuito 700 buoni spesa per chi è in difficoltà
Farsi prossimi a chi ha bisogno, diventare sentinelle attente alle necessità del proprio territorio sfondando la barriera dell’indifferenza in un’ottica di solidarietà ma soprattutto di coesione sociale: sono queste le caratteristiche che ha assunto, anno dopo anno, l’iniziativa della spesa solidale promossa da contrade, Collegio dei Capitani, Famiglia Legnanese, Oratorio delle Castellane che tutti insieme raccolgono fondi e li traducono in tessere per fare la spesa da destinare a chi è in difficoltà. Quest’anno si è aggiunta nel contribuire alla raccolta anche la Fondazione Palio di Legnano.
A sostenere questa operazione di fundraising da anni c’è la catena varesina dei supermercati Tigros con la famiglia Orrigoni: 18mila euro tradotti in 700 tessere da 25 euro ciascuna.
Il Collegio dei Capitani ha consegnato le tessere alle otto contrade a cui spetta ora il compito di destinarle sul proprio territorio. Questo è il momento più importante dell’iniziativa, perché ciascuna contrada ha il compito di essere osservatore ricettore dei bisogni di una parte della città. In questo le contrade negli anni hanno dimostrato di essere cresciute e di aver trasformato la passione per il Palio in passione per la propria città.
A chi vengono distribuite le tessere? La contrada di San Martino ha scelto la parrocchia di San Domenico e San Martino e Caritas; con don Marco Lodovici i contradaioli biancoblù si sono impegnati attivamente e in prima persona come spiega il gran priore Cristiana Moretti: «Con i referenti della Caritas o della parrocchia andiamo al supermercato, individuiamo insieme a loro i prodotti da acquistare, facciamo insieme la spesa, la carichiamo sui loro mezzi e passiamo alla cassa a pagare con i buoni. Quest’anno le maggiori necessità, ci hanno detto, riguardano i prodotti freschi».
Anche la contrada San Domenico ha scelto la parrocchia come prima destinataria dei buoni spesa, ma non solo: «Parte dei buoni – spiega il gran priore Andrea Morelli -li abbiamo consegnati all’associazione Sole nel Cuore e un’altra parte a chi abbiamo individuato noi sul territorio e sappiamo che ha difficoltà».
Legnarello, assai estesa, ha in don Stefano il perfetto interlocutore: «Con ben tre parrocchie sul proprio territorio di contrada, ovvero Redentore, Frati di Santa Teresa del Bambin Gesù e Olmina, sarà don Stefano a provvedere alla distribuzione alle famiglie e alle persone che ne hanno più necessità», ha sottolineato il gran priore Alessandro Mengoli.
La contrada La Flora, a sua volta per territorio molto estesa, ha già consegnato i buoni, con il gran priore Pietro Colombo, alla Mater Orphanorum e alla Caritas della parrocchia del beato Cardinal Ferrari. Anche la contrada di San Bernardino ha riconfermato il suo sodalizio con la Caritas del territorio, come conferma il gran priore Alessandro Moroni: «Come ogni anno abbiamo deciso di consegnare i buoni spesa alla Caritas e ogni anno notiamo purtroppo il crescere delle necessità. E’ bello poter dare il nostro contributo, la formula è ben pensata e funziona, e ciò permette di far contenti tutti coloro che riceveranno questo nostro regalo».
Quanto a San Magno ha individuato nella Caritas della parrocchia il suo canale distributivo, come ha confermato il gran priore Giuseppe Scarpa: «Abbiamo già consegnato i buoni spesa a don Angelo, monsignor Cairati». Il rapporto con le proprie parrocchie di riferimento è dunque ormai consolidato, creando così un canale di comunicazione e di attenzione che supera le dinamiche legate strettamente al Palio.
Un’altra contrada molto grande come Sant’Erasmo, ha a sua volta scelto a parrocchia in Canazza e quindi alla Caritas, come dice il gran priore Andrea Clementi, il quale è stato impegnato anche in un’altra iniziativa solidale con il calendario benefico del Corvo a favore degli Amici della Sequoia, associazione impegnata quest’anno nella sfida dell’acquisto di un pullmino attrezzato per il trasporto dei ragazzi ospiti della residenza gestita dalla Fondazione Don Gnocchi.
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