ZONA TRAFFICO LIMITATO
Telecamere accese in via Venegoni
Rilevazione automatica delle targhe, multe ai trasgressori: la sanzione scatterà in automatico

Occhio alle multe, adesso la sperimentazione è finita. C’è voluto poco più di un anno, ma nei giorni scorsi il sistema di telecamere che sorveglia l’accesso alla zona a traffico limitato di via Venegoni a Legnano è stato finalmente attivato.
Come annunciato alla fine del 2018 dall’allora assessore alla Sicurezza Maira Cacucci, l’accesso in auto è consentito solamente ai residenti. Tutti gli altri dovranno stare ben attenti: per prendere la multa non sarà più necessario incappare in un agente della polizia locale, le telecamere rileveranno automaticamente le targhe e trasmetteranno i dati al comando di corso Magenta: le multe saranno elaborate in automatico e spedite direttamente a casa.
Mentre in vista dei lavori per la nuova pavimentazione di corso Magenta i commercianti tornano a chiedere l’apertura della Ztl in determinate fasce orarie, in via Venegoni è finalmente portato a compimento il progetto che prevedeva di pedonalizzare la zona alle spalle della stazione ferroviaria: un’idea che risale alla giunta di Alberto Centinaio, ma che è figlia della riqualificazione del parcheggio di via Gaeta che ogni mattina è affollato dai pendolari.
Tra il parcheggio alle spalle della stazione e la trafficatissima piazza del Popolo c’è appunto l’ultimo tratto di via Venegoni, che lungo un centinaio di metri passa davanti a diversi esercizi commerciali.
Da tempo per il suo calibro la strada era stata declassata: impossibile immaginare che le auto dirette in via Gaeta potessero passare da lì, l’idea della giunta Centinaio era quindi stata quella di procedere a una riqualificazione chiudendo la strada al traffico, pavimentandola in porfido e installandoci alcuni arredi urbani tra i quali una fontana in corten.
Non c’era però voluto molto ad accorgersi che anche con i divieti molti automobilisti usavano via Venegoni come scorciatoia per arrivare al parcheggio di via Gaeta.
Contando sul fatto che la polizia non presente, tanti pendolari si infilavano comunque nella zona pedonale e, attraversata via Pastrengo, arrivavano alle spalle della stazione.
Da qui la decisione della giunta di Gianbattista Fratus di installare anche all’inizio di via Venegoni un sistema di videosorveglianza come quello che già da tempo esiste in via XXV Aprile. L’appalto, per un valore complessivo di poche migliaia di euro in tutto, era stato affidato alla multiservizi EuroPa già nel gennaio 2019, montate le telecamere era però necessario procedere alla sperimentazione e al settaggio del sistema.
Ora la sperimentazione è finita, i dati raccolti dalle telecamere sono trasmessi in automatico al comando, i computer provvedono a processarli. Il che significa che per prendere la multa non è più necessario avere la sfortuna di incappare in un vigile.
A differenza di quello che succede nella Ztl del centro, in quella di via Venegoni resta consentito l’accesso alle biciclette.
Qui i pedoni rischiano meno, ma soprattutto la decisione tiene conto del fatto che tanti pendolari arrivano in stazione proprio in bicicletta.
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