L’AGGRESSIONE
«L’ho colpita a caso»: la follia e i risentimenti di Lanni
Dalla confessione dell’uomo che ha accoltellato Anna Laura Valsecchi a Milano emerge la rabbia per il licenziamento di dieci anni fa e l’allontanamento da 4Exodus
Lunedì notte Vincenzo Lanni, 59 enne ex programmatore informatico originario di Villa al Serio, in provincia di Bergamo, quando i carabinieri lo hanno rintracciato in un albergo vicino alla Stazione Centrale di Milano, a una decina di ore di distanza dall’accoltellamento di piazza Gae Aulenti, ha ammesso ai carabinieri: «Sono stato io». Una confessione che fa il paio con quella dell’agosto di 10 anni fa, quando finì in manette per le aggressioni con coltello ai danni di due pensionati colpiti a caso in provincia di Bergamo, che gli sarebbero costate poi la condanna a otto anni di carcere e alla misura di sicurezza di tre anni in quanto ritenuto pericoloso socialmente. Anche in quel caso Vincenzo Lanni aveva subito ammesso di essere stato lui.
IL RISENTIMENTO E LA PREMEDITAZIONE
Interrogato dalla pm Maria Cristina Ria ha provato a fornire la propria spiegazione a quel gesto folle.
Che cosa ha detto Lanni? Ha spiegato di aver scelto la vittima a caso, lasciando trasparire un «forte risentimento» per essere stato allontanato pochi giorni fa dalla comunità 4Exodus in cui si trovava da più di cinque anni e «una rabbia mai sopita» per il licenziamento subito dall’azienda informatica per cui lavorava sino a una decina di anni fa. Di più, ha dichiarato di aver agito in modo premeditato, acquistando qualche giorno prima un coltello da cucina e scegliendo l’area di Porta Nuova, all’ombra della Torre Unicredit, come simbolo del potere economico. Ha colpito per «colpire quel mondo» che riteneva causa delle proprie delusioni, avrebbe aggiunto l’uomo, ora recluso a San Vittore.
«SPERO CHE LA DONNA STIA BENE»
Stando al verbale di fermo, l’uomo avrebbe anche detto di sperare che «la donna che ho colpito stia bene». A questo proposito, le condizioni della vittima dell’aggressione, Anna Laura Valsecchi, 43 anni, manager dipendente di Finlombarda e residente a Cernusco sul Naviglio, restano stabili. La donna, colpita alla schiena con un coltello lungo in totale 40 centimetri, dopo essere stata operata d’urgenza al Trauma Center dell’ospedale di Niguarda per le ferite all’addome e al torace, resta per il momento ancora in prognosi riservata, anche se non sarebbe in pericolo di vita.
La pm Ria ha disposto il fermo di Lanni. L’accusa è di tentato omicidio aggravato e porto abusivo di armi per aver aggredito con un coltello dalla lama di 30 centimetri.
Sulla Prealpina di mercoledì 5 novembre due pagine di approfondimento sul folle accoltellamento avvenuto a Milano
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