IL CASO
Lonate, cartoline intimidatorie al sindaco
La denuncia di Elena Carraro in consiglio comunale. I 45 scritti fanno riferimento alle frasi pronunciate dal capogruppo di centrodestra sullaa Strage di Bologna

Al primo cittadino di Lonate Pozzolo, Elena Carraro, sono arrivate dal 10 agosto a ieri, mercoledì 27 settembre, ben 45 cartoline intimidatorie con frasi poco piacevoli, minacce velate e in qualche caso ingiurie. E’ stato lo stesso sindaco ieri sera, nel corso delle comunicazioni in aula, a informare l’assise consiliare di quanto accaduto. Fatti riconducibili quasi certamente a quanto accaduto nel consiglio di fine luglio quando, a seguito del dibattito sulla strage di Bologna, il consigliere di maggioranza Armando Mantovani (Lega) disse che «la strage di Bologna» è stata di matrice «palestinese e non neofascista».
SPEDITE DA BOLOGNA
Le cartoline sono state destinate tutte al sindaco lonatese, con indirizzo palazzo comunale, ed erano provenienti quasi tutte da Bologna tranne qualcuna che invece era priva del timbro postale. Inoltre si è potuto verificare che la calligrafia era la stessa e quindi si tratterebbe di un’unica persona, di una stessa mano con Carraro che ha parlato con i carabinieri ed ha informato dell’accaduto le forze dell’ordine ed ora dovrà valutare se è il caso di procedere con una denuncia.
LO SFOGO DEL SINDACO
Queste le prime dichiarazioni del sindaco lonatese: “Ognuno può avere le proprie idee ma quanto accaduto non è democraticamente accettabile, si è probabilmente persa la misura ed il buon senso, io non ho paura, non mi piego e non mi faccio assolutamente intimidire, sono tranquilla”. Il tutto in una serata dove il consigliere Armando Mantovani si è scusato per le frasi pronunciate quasi due mesi fa in un intervento atteso e dovuto ed in un consiglio comunale dove si è parlato di tutto ed anche di contesti locali e nazionali che nulla avevano a che fare con la Strage di Bologna.
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