L’Orchestra della Svizzera Italiana riparte con passione e ottimismo
L’Orchestra della Svizzera italiana riparte il 1° ottobre a Lugano con la prestigiosa stagione OSI al LAC, nel massimo rispetto delle norme sanitarie e con tanta voglia di tornare a incontrare regolarmente il proprio pubblico. Per fare in modo che tutti si sentano a proprio agio e possano gustare i concerti senza preoccupazioni, si è deciso di riempire la sala al massimo al 70%, con mascherina obbligatoria: questo dovrebbe tradursi -notano i responsabili non senza una punta d’ironia- in una sicurezza addirittura maggiore ai concerti che per strada.
La stagione, dieci appuntamenti al LAC da ottobre a primavera mette l’accento sulla musica italiana, con pagine di Puccini, Paganini, Dallapiccola, Cimarosa, oltre a una nutrita serie di ouvertures di Verdi e Rossini affidate al Direttore principale Markus Poschner, sin dal concerto inaugurale del 1. ottobre. Solista di questa serata sarà un artista davvero speciale, la star tedesca della viola Nils Mönkemeyer.
Fra i solisti, accanto ai virtuosi come il grande pianista canadese Marc-André Hamelin o il violinista russo Sergej Krylov, il cartellone offre alcuni giovani (o giovanissimi) artisti già lanciati a livello internazionale, ma ancora poco noti alle nostre latitudini: la bambina-prodigio del pianoforte Alexandra Dovgan, di appena 13 anni, il talentuoso violoncellista Pablo Ferrández e le due affascinanti star Alena Baeva (foto) e Alice Sara Ott. Non manca Francesco Piemontesi, partner dell’OSI per progetti di ampio respiro: con lui potremo ascoltare i due Concerti per pianoforte e orchestra di Brahms, sempre sotto la direzione di Poschner, il Primo a gennaio 2021 e il Secondo a dicembre 2021, nella stagione successiva.
Fra i direttori, Poschner sarà protagonista di quattro serate, tra cui il 2 dicembre con l’OSI e l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio della Svizzera italiana, per i celebri Le sacre du printemps (mettere pf in corsivo) di Stravinskij e La valse(mettere pf in corsivo) di Ravel. Krzysztof Urbański, da qualche anno una delle personalità di riferimento per l’OSI, dirigerà i due concerti di marzo: nel primo, accanto a un omaggio a Saint-Saëns a cent’anni dalla morte, ricompare nei programmi OSI una Sinfonia di Brahms (la n.2) dopo una pausa brahmsiana di cinque anni seguita al successo della pubblicazione discografica Rileggendo Brahms.
In cartellone anche Charles Dutoit (25 febbraio) e François Leleux (29 ottobre e 19 novembre), ottima sorpresa l’anno scorso a Lugano, quando ha conquistato tutti dimostrando di saper concertare da grande maestro. Si conferma intanto il grande interesse del pubblico per l’altra stagione, la mini-rassegna OSI in Auditorio, a gennaio e febbraio nella modalità Play&Conduct: quattro personalità si alternano sul podio assicurando anche una performance solistica. Programmi stuzzicanti, per chi ama uscire un po’ dai soliti percorsi, e artisti ben noti, come Christian Zacharias, il creativo Maurice Steger, il violoncellista Nicholas Altstaedt e Alexei Ogrintchouk, primo oboe dell’Orchestra del Royal Concertgebouw.
Info www.osi.swiss
Prevendita www.luganolac.ch
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