NEL VERBANO
L’orso di notte va al lago
Avvistato da due automobilisti a Gonte di Oggebbio
Dall’Ossola si è ora spostato nel Verbano. L’orso, ormai è assodato, ha preso casa nella Provincia Azzurra. E ha visitato il centro di Gonte, una delle frazioni alte di Oggebbio, sul lago Maggiore. Il plantigrado è stato avvistato nella notte tra mercoledì e ieri, giovedì 25 giugno,intorno all’una. Due persone che stavano transitando in auto in quell’istante, lo hanno incrociato mentre si dirigeva nella piazzetta del paese, a circa un chilometro dalla riva del lago: alla loro vista si è però subito allontanato. Ai due, un po’ scossi per l’accaduto, non è rimasto altro da fare che telefonare ai carabinieri, i quali hanno quindi girato il «caso» alla polizia provinciale, che già sta seguendo da tempo gli spostamenti dell’orso nel Vco.
«Abbiamo fatto un sopralluogo per cercare qualche elemento organico da poter esaminare per risalire al Dna dell’animale. Anche questa volta però - spiega il comandante della polizia provinciale, Riccardo Maccagno - non abbiamo trovato nei paraggi né pelo, né sangue o escrementi».
Solo poche settimane fa, nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 giugno, l’orso aveva invece fatto incetta di miele vicino al fiume Toce, in un’area compresa tra i Comuni di Mergozzo, Ornavasso e Gravellona Toce. È qui, precisamente in località Campone, che il titolare dell’apicoltura Arrigoni alla mattina si è ritrovato la spiacevole sorpresa: le sue arnie erano andate completamente distrutte. E l’impronta sul terreno, reso umido dalle piogge dei giorni precedenti, non aveva lasciato alcun dubbio sul fatto che si trattasse appunto di quella di un orso. Non solo: come ulteriore prova vi erano i segni delle unghiate con cui l’animale aveva infierito sui telai delle arnie. Non sazio, in quell’occasione l’orso aveva poi soddisfatto nuovamente la sua voglia di miele in un altro alveare, poco distante dal primo, di proprietà dell’azienda Valle Ossola, la stessa che un mese fa si era ritrovata distrutte le arnie a Villadossola. Era stato infatti nel secondo centro ossolano che per tre notti consecutive l’orso era stato immortalato dalle fototrappole sistemate all’alpe Sogno dagli agenti della polizia provinciale dopo che anche qui si era saziato di miele, ai danni sempre delle arnie di proprietà dell’azienda Valle Ossola.
Ma se in quell’occasione come testimonianza della visita del plantigrado ci si era dovuti accontentare solo di qualche immagine digitale, ben diversa è stata la situazione in cui si sono ritrovate le due persone a Gonte, con un incontro reale, molto ravvicinato. La polizia provinciale continuerà a monitorare il girovagare dell’animale ormai presente nel Vco da più di un anno; era stato infatti visto, per la prima volta, a Crevoladossola: nella notte tra il 27 e il 28 giugno una famiglia si era svegliata di soprassalto per il frastuono provocato dall’orso che si aggirava in giardino e che per scappare aveva distrutto la recinzione della villetta.
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