PROSTITUZIONE
Lucciole raddoppiate
Almeno una ventina ogni notte sul Sempione. E le multe non scoraggiano i clienti
Tre ragazze africane aspettano i clienti nell’area del distributore, accanto alle pompe di benzina, di certo inconsapevoli di poter scatenare facili ironie. Ma questo è un fenomeno su cui non c’è proprio da scherzare.
Perché si tratta della tratta delle poverette sfruttate da protettori senza scrupoli, portate in Italia con l’inganno, mandate a battere a Busto, lungo il corso Sempione, in numero sempre più impressionante.
Sono infatti tante, anzi tantissime, quasi tutte nigeriane.
E con loro, lì accanto, anche un drappello di giovani dell’Est europeo, altre schiave del sesso a pagamento che ormai da anni assediano questa fetta di territorio in maniera sempre più evidente.
L’estate del 2019, anzi, ha raddoppiato le presenze lungo la direttrice che unisce la città a Gallarate. Almeno una ventina di donne la popolano ogni notte.
Le bianche stanno nel tratto vicino all’ospedale, le nere dalla stazione di servizio al confine cittadino.
I progetti amministrativi dicono che quel tragitto della statale dovrà ospitare l’ospedale unico, il cinema multisala, centri commerciali, il campus sportivo con Palaghiaccio e Palaginnastica, infine la sede della Croce Rossa.
Per adesso ci sono però soltanto le giovani che, loro malgrado, richiamano quotidianamente un pubblico di affezionati sempre più consistente. Il quale ha indotto i gestori del traffico di corpi a potenziare l’offerta, incuranti dei tentativi effettuati dalle forze dell’ordine per disincentivare questo fenomeno.
Già, perché durante questa stagione - per tradizione la più propizia per il proliferare della prostituzione - le verifiche sono state tantissime. Le hanno fatte i carabinieri così come la polizia di Stato, ancor di più la polizia locale, protagonista di pattuglioni continui anche con auto civetta. Fra luglio e agosto, sono stati in tutto una trentina gli automobilisti multati per intralcio al traffico (solo in un caso è stato possibile contestare gli atti osceni in luogo pubblico) mentre abbordavano le ragazze. Sanzioni pesanti e imbarazzanti, che non hanno però fermato l’avanzata.
© Riproduzione Riservata