GLI INDAGATI: «CI SIAMO DIFESI»
Aggressione col machete: due in cella, uno a casa
Luino, convalidati gli arresti dei tre tunisini. Il ventenne ottiene i domiciliari

Tentato omicidio a colpi di machete: arresti convalidati. Due dei tre giovani tunisini fermati dai carabinieri nella notte tra sabato 4 e domenica 5 ottobre restano in carcere; il terzo, un ventenne, va invece ai domiciliari.
Lo ha deciso il gip del Tribunale di Varese Niccolò Bernardi al termine dell’interrogatorio dei tre ragazzi (di 18, 19 e 20 anni), svoltosi nella mattinata di oggi, mercoledì 8 ottobre, ai Miogni. L’accoltellamento ai danni di un italiano di 17 anni (ferito anche un 24enne intervenuto per difenderlo), avvenuto intorno alla mezzanotte in piazza Libertà, sarebbe arrivato al culmine di una lite nata per questioni di droga. I tre arrestati hanno accettato di rispondere alle domande del giudice, affermando, in sintesi, di essersi difesi dall’aggressione da parte del gruppo di italiani.
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