SAN VALENTINO
Luino, l’amore lungo 70 anni continua in casa di cura
La storia-simbolo di Fiorangela e Pierluigi
In un giorno così speciale per gli innamorati, quello di San Valentino, dalla Fondazione Monsignor Comi - la residenza per anziani cittadina che è pure l’azienda più grande di Luino - arriva la storia di due coniugi di 90 anni che hanno saputo fare della fragilità di questo periodo di vita un valore umano, la propria forza.
Fiorangela Romanò e Pierluigi Conti hanno occhi lucidi mentre ripercorrono un cammino lungo circa 70 anni, tanto è il tempo passato da quando si conobbero al rientro definitivo di Fiorangela in Italia. Già, perché questa donna che non dimostra gli anni che porta, ha viaggiato per lavoro all’estero: Germania, Francia, Inghilterra e Irlanda, dove ha imparato diverse lingue utili per la professione di traduttrice in un’azienda sul Verbano.
Il primo incontro, raccontano, è stato sopra un autobus, complice un viaggio organizzato del Club Alpino Italiano (Cai) che portava i partecipanti ad una camminata in montagna. Una voce femminile intona melodia e parole di una canzone in tedesco, quel tanto da incuriosire Pierluigi, assorto lungo i tornanti, che giratosi dalla sua postazione sul bus, due posti dietro trova il volto di Fiorangela.
Basta poco, l’incrocio di sguardi in un’epoca dove gli occhi, non messaggini o emoticon, erano l’unico strumento di comunicazione in mezzo ad imbarazzi e tenerezze. «Da quel momento - spiegano - abbiamo sempre camminato insieme, in senso figurato ma anche reale vista la passione per la montagna che ci accomuna». Il premuroso marito si apre così, con emozione, alla prima volta che hanno percorso la strada insieme verso il monte Lema, a nord delle valli luinesi, quando Fiorangela, pur di camminare accanto a lui, ha fatto la strada con gli zoccoli. Abbigliamento che ha stupito il giovane innamorato il quale ha saputo solo dopo, rimanendo colpito da tanta determinazione, che lei al lavoro saltava il pranzo per risparmiare e potersi così comperare gli scarponi.
Non solo montagna, ad ogni modo: nei loro occhi, nei loro ricordi è presente l’altra passione che li ha accomunati in questo percorso, ossia la musica sinfonica, l’arte in generale. Il Chiostro di Voltorre, l’Isola Bella e decine di altri anfratti del lago Maggiore hanno fatto da cornice al piacere di ascoltare musica, concerti, vedere mostre. Una vita passata a rendere speciale tutto ciò che c’è di normale fino all’ultimo periodo dove Pierluigi ha avuto bisogno di essere ricoverato al “Monsignor Comi”. Una decisione impossibile da rimandare e che ha fatto soffrire Fiorangela la quale, dopo un po’ di tempo, ha deciso di ricoverarsi insieme a lui in una camera matrimoniale della struttura. Suo marito la guarda con gli occhi di chi, in ogni istante, sa e vuole mostrare la sua riconoscenza per un grande sacrificio.
Insegnano nel giorno dedicato alle coppie, all’amore, che la vita vera - dove può - continua. «L’amore di coppia prosegue anche nell’anzianità - spiega il direttore generale del Comi, lo psicologo Fausto Turci che ha voluto rendere nota questa storia - sfatando i luoghi comuni che intendono scolorire l’amore con il passare del tempo ed anzi, spesso, le fatiche e le prove della vita rafforzano i legami che diventano così indissolubili. Chissà se potrà essere ancora così anche per le nostre generazioni, intanto nella Fondazione Comi, dove sto trovando molte persone appassionate del lavoro offrendo un servizio assistenziale positivo ai nostri ospiti, ci godiamo questa bella testimonianza d’amore».
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