CONCESSIONI DA RINNOVARE
Luino, rivolta al mercato
Gli ambulanti devono pagare (con loro sorpresa) arretrati per mezzo milione
Nei giorni scorsi una buona fetta degli ambulanti che lavorano al mercato storico di Luino è stata chiamata alla cassa dagli uffici comunali per il pagamento di oltre mezzo milione di euro per la tassa di occupazione di suolo pubblico accumulatasi negli anni.
CONCESSIONE DA RINNOVARE
Il tema è complesso, ma in sintesi è accaduto quanto segue: il Comune si è attivato per il rinnovo decennale - a Luino pare ogni 12 anni - della concessione del posto agli ambulanti.
Per fare questo, come spiegato dagli uffici comunali, si è proceduto a verifiche anche contabili, dove sono emersi pagamenti mancanti per una parte dei commercianti che ogni mercoledì portano a Luino decine di migliaia di persone. Una volta trovati gli ammanchi, che possono essere sfuggiti ai commercianti per diversi motivi - nessuno punta il dito - sono partite le lettere per sanare le posizioni, differentemente è impossibile rinnovare il posto.
LA PROTESTA
I commercianti non ci stanno, per taluni - circa una trentina secondo la voce degli ambulanti - le cifre sono molto alte e alcuni non erano nemmeno proprietari del banco quando il debito è stato accumulato. Anche per questo c’è chi ha intenzione di rivolgersi ai legali, oltre che ai rappresentanti sindacali del settore.
«La comunicazione del Comune - ha spiegato Vittorio Bernardo, rappresentante locale della Federazione Italiana Venditori Ambulanti (Fiva) - è una doccia gelata soprattutto pensando che arriva dopo due anni di crisi incredibile per noi ambulanti. Abbiamo già chiesto di posticipare questa riscossione perché rischia di mettere in ginocchio professionisti che vengono a Luino a lavorare e sarebbe paradossale che questo mercato chiudesse parte delle attività nel momento in cui sarebbe dovuto esserci il rilancio, con il riconoscimento di mercato storico. Aggiungo che alcuni interessati da questa tassa, chiamati a pagare, hanno in mano le ricevute di pagamenti già effettuati. Altri che hanno preso il banco, magari non da parenti anni fa, non hanno nulla e magari il vecchio proprietario è anche deceduto. Io chiedo al Comune, posto che qui siamo tutti, ribadisco, tutti onesti lavoratori: ma perché non sono state controllate prima queste tasse che loro ritengono mancanti? Sia chiaro, nessuno ritiene che le tasse non si debbano pagare, siamo tutti concordi nel dare il dovuto ma chiediamo che si valuti caso per caso con gli uffici comunali, che vi sia attenzione a questo aspetto perché il rischio è di mandare in crisi decine e decine di famiglie e questo nel momento in cui il mercato si doveva rilanciare con un piano preciso».
Bernardo fa sapere che ci sarà un incontro il mercoledì dopo Pasqua, 20 aprile, tra amministrazione e ambulanti interessati da questa tassa che, a suo dire anche se con diversi importi, sono un gran numero. «Riconosciamo al sindaco di Luino la volontà di dialogare - conclude - di cercare soluzioni: per ora non sono previsti scioperi di banchi ma lo sconforto è molto ed auspichiamo soluzioni in linea con la legge che non colpiscano i commercianti».
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