IL RITORNO
Luna Park alla Schiranna. Dopo tre anni
Apertura il 26 marzo. I giostrai: «Tanti sacrifici per esserci»

Il 26 marzo, alla Schiranna, tornerà il luna park. La conferma arriva dal vicesindaco Ivana Perusin: «Stando ad oggi l’evento ci sarà, sempre che non cambi la situazione a livello sanitario».
Nei prossimi giorni sarà spianato piazzale Roma, dove c’è ancora la montagna di ghiaia su cui era stato costruito il centro vaccinale. A quel punto tutto sarà pronto per accogliere il luna park, kermesse a cui Varese ha dovuto rinunciare per due anni di fila.
Si tratta della stessa edizione che avrebbe dovuto essere allestita nel 2020: è confermata anche la presenza della “nuova attrazione” che avrebbe dovuto sorprendere il pubblico di allora. Ovvero una giostra per la famiglia, con vagoncini singoli che ruotano su se stessi mentre procedono su una rotaia. Poi, come da tradizione, ci saranno gli immancabili autoscontro, la casa delle streghe, la ruota panoramica e tutto il resto.
Gli esercenti degli spettacoli viaggianti hanno tenuto duro in questi anni, facendo grandi sacrifici per non chiudere le attività. «Molti di noi hanno dovuto trovarsi altri lavori per mantenere la famiglia e sostenere il costo della manutenzione delle giostre – spiega Uga Claudio Romes, referente della commissione tecnica del luna park della Schiranna e titolare della giostra “L’allegra fattoria” –. Questa pandemia ha inferto un duro colpo alla nostra categoria che ha dovuto svolgere i lavori più diversi per sopravvivere, tra cui il corriere per la consegna di pacchi porta a porta. Quasi tutti abbiamo sempre lavorato sulle giostre, e per la prima volta abbiamo dovuto cambiare completamente vita. Lo abbiamo fatto perché ci adattiamo a tutto».
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