FAI
Luoghi del cuore, trionfa la Cascina dei poveri
L’antico borgo a Busto Arsizio è il più votato in provincia di Varese nel referendum: battuti Eremo di Santa Caterina e brughiera del Gaggio

Sono tre i luoghi varesini che hanno trovato spazio nell’undicesima edizione del Censimento Fai “I Luoghi del cuore“, chiusa lo scorso 15 dicembre e presentata oggi a Milano da Marco Magnifico, presidente del Fai, in compagnia di Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo.
Al settimo posto della classifica regionale e al trentanovesimo di quella nazionale ha trovato posto la Cascina dei Poveri di Busto Arsizio; undicesimo a livello regionale e ottantatreesimo a livello assoluto si è piazzato l’Eremo di Santa Caterina del Sasso di Leggiuno; mentre al ventiduesimo posto lombardo e 129º nazionale ecco la brughiera del Gaggio in territorio di Lonate Pozzolo.
Di origine medioevale, la Cascina dei Poveri era inizialmente strutturata come un borgo autonomo e autosufficiente appartenente alla Pieve di Gallarate. Nel XVI secolo la Scuola dei Poveri di Busto Arsizio ne divenne proprietaria e, nella seconda metà del Seicento, iniziarono i lavori per la costruzione della chiesetta di San Bernardino, della sacrestia e del cimitero, quest’ultimo andato distrutto. Nel Settecento fu realizzato il campanile, mentre nel 1920 l’edificio venne ampliato con la realizzazione di un nuovo presbiterio. La Cascina dei Poveri, che nel 1918 contava ancora 400 abitanti, restò popolata sino ai primi anni Settanta, quando fu abbandonata. Successivamente, il Comune di Busto Arsizio è diventato proprietario di parte del bene e della chiesetta di San Bernardino, restaurata nel 2000 attraverso i B.O.C. (Buoni del Comune) emessi dall’amministrazione locale, che gli abitanti hanno acquistato in pochissimi giorni. In occasione del censimento del FAI, la raccolta voti a favore della Cascina, oggi in stato di degrado, è stata sostenuta dal comitato “Pro Cascina dei poveri” per sensibilizzare sull’urgenza di un intervento.
Rispetto alla brughiera del Gaggio, un “museo della biodiversità a cielo aperto”, a pochissima distanza dall’aeroporto di Malpensa, il Fai sposa la causa ambientalista: «Il censimento “I Luoghi del Cuore”– si legge in una nota - vuole essere un ulteriore strumento utile per far sentire la propria voce in difesa di questo luogo unico purtroppo gravemente minacciato da un prossimo ampliamento dell’area cargo di Malpensa per cui esistono valide alternative meno impattanti».
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