ANIMALI SELVATICI
Lupo, anche il Parco Pineta è in allerta
Il vitello sbranato e l’immagine di una fototrappola lasciano pochi dubbi

Gli animali non hanno bisogno del passaporto per entrare in aree non convenzionali ed è quello che è successo anche in una zona come il parco Pineta, dove non si aveva contezza della presenza del lupo. Quando Silvio Calaone lo ha immortalato con le sue fototrappole non credeva ai suoi occhi. La notizia si è diffusa in un batter d’occhio e l’incredulità si è presto trasformata in certezza.
Molto probabilmente si tratta di un lupo solitario anche se altri episodi, accaduti al di fuori dell’area protetta, hanno fatto pensare che il lupo della Pineta non sia solo. Ma questo è da verificare pur se la predazione avvenuta nella zona di San Bernardo, al confine fra la città e Lonate Ceppino, qualche apprensione l’ha suscitata. Preso di mira un vitello di pochi giorni, ma non è certo che a sbranare l’animale sia stato un lupo. Però anche da queste parti si comincia a ragionare sulla presenza di questo animale solitamente schivo.
La situazione è costantemente monitorata, ma per ora non si sa di altri avvistamenti. Molto probabilmente il lupo della Pineta sarebbe sceso dai monti della Svizzera e attraverso i corridoi arrivato fino al parco tradatese (parte del quale compreso nella Bassa Comasca).
Un’altra questione sulla quale si dibatte è il proliferare della fauna selvatica nel Parco. Non è raro imbattersi, oltre che in branchi di cinghiali che ormai sono i veri padroni dei boschi e delle aree coltivate, in cervi, daini e caprioli, ossia potenziali prede del lupo.
Gli esperti sostengono che i lupi seguono le loro prede e questa potrebbe essere una spiegazione per la loro presenza in un luogo dove, a memoria d’uomo, non c’erano mai stati. Un lupo solitario, di solito, si nasconde e sfugge alla presenza dell’uomo, ma è bene vigilare.
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