LA SENTENZA
Palpata al bar: 2 anni
Condannato il cliente accusato di molestie alla cameriera

«Stavo discutendo di tasse con due amici e i toni si sono accesi. Io ho l’abitudine di gesticolare e quindi, senza volerlo, allargando il braccio ho toccato il sedere della barista che stava passando tra il bancone e i tavoli. Lei ha reagito male, ma io ho sbagliato a dirle dai, su, non farla tanto lunga».
La difesa del 54enne artigiano di Besozzo accusato di violenza sessuale per una vigorosa palpata al fondoschiena della giovane cameriera non ha convinto il collegio del Tribunale di Varese, che lo ha condannato a 2 anni di reclusione - qualificando l’episodio come un caso di «minore gravità», che riduce la pena fino a due terzi.
L’uomo doveva anche rispondere di lesioni personali, minaccia e porto di oggetti atti a offendere: il giorno dopo la presunta molestia, sarebbe infatti tornato al bar per chiarire la vicenda con il titolare del locale, ferito leggermente con un coltello al termine della colluttazione.
Ma nei guai sono finiti anche due testimoni della difesa, i due uomini che erano al bar con l’imputato il pomeriggio del 29 aprile 2017. I giudici hanno disposto la trasmissione degli atti alla Procura perché apra un fascicolo per falsa testimonianza. Ascoltati nella precedente udienza, raccontarono una versione che smentiva quella della ragazza.
«Ma si sono contraddetti: uno ha riferito che erano seduti al tavolino, l’altro che erano in piedi al bancone», ha sottolineato il pm Flavio Ricci, che ha proposto la condanna del 54enne a un anno e cinque mesi di carcere.
L’assoluzione è stata invece chiesta dall’avvocato Camilla Paruccini, che ha parlato di contraddizioni della ragazza e ha ribadito che l’imputato toccò inavvertitamente il sedere della donna.
Mentre, a suo dire, il video delle telecamere di sicurezza del bar dimostrerebbe che il suo cliente non fu autore ma vittima della successiva aggressione. «Io non avevo nessun coltello, semmai lo aveva lui», si è giustificato l’imputato. Ma il certificato medico - ha evidenziato l’accusa - parla di una lesione da taglio riportata dal gestore del bar.
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