GURONE
Mercato, saltano i banchi
Cala il sipario sul commercio ambulante. «Restituiamo le licenze»
Erano in trenta. Sono rimasti in tre. E presto anche gli “irriducibili” getteranno la spugna, andando a consegnare la licenza in municipio.
La crisi del commercio ambulante colpisce un po’ ovunque, ma a Gurone quello che sta accadendo è decisamente “oltre”. Sta per calare il sipario sul mercato ambulante che ha mezzo secolo di storia e due peculiarità che l’hanno reso quasi unico nel suo genere: si svolge di pomeriggio, dalle 14 in poi e radunava, quando era a pieno regime, tutti i settori merceologici, «puntando anche su un livello di buona qualità dei prodotti» osserva Carlo Daniele Belletta, delegato provinciale Anva (Associazione nazionale venditori ambulanti) di Confesercenti, evidenziando la perdita «di una tradizione per quel territorio».
Il mercato faceva tappa - ormai se ne parla al passato perché dal nuovo anno non dovrebbe più esserci per mancanza di operatori - in piazza Salvo d’Acquisto, nel cuore del rione, davanti alla scuola elementare, il giovedì pomeriggio. Fino a un paio d’anni fa, la situazione era ancora sostenibile, nonostante la crisi già stringente. E i banchi erano appunto una trentina. Poi, il progressivo abbandono.
Ieri, l’area era occupata dalle auto. Che cosa è successo? «Ai problemi legati alla concorrenza delle vendite su Internet e alla crisi più generale, si è aggiunto un fattore locale che ha rappresentato, a mio avviso, il colpo di grazie» spiega il delegato Anva.
La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso è stato il cambio di orari pomeridiani alla vicina scuola. Prima gli alunni andavano anche il giovedì pomeriggio e questo generava l’affollamento delle mamme ai banchi degli ambulanti. Poi, modificati gli orari, quell’«indotto» è praticamente sparito. «E la situazione è precipitata» commenta il rappresentante della categoria.
Come detto, il mercato di Gurone è sempre stato uno dei pochi ad avere un target pomeridiano. «Un altro è quello di Ispra - conferma Belletti -. I mercati che abbiamo in provincia si svolgono o solo di mattina o per tutta la giornata».
Il vantaggio per gli operatori che andavano a Gurone era quello di poter lavorare al mattino in un’altra piazza e quindi spostarsi poi nel territorio di Malnate. Ne valeva la pena. Ora non più. «Va anche sottolineato - aggiunge Belletta - che il mercato di Gurone era un appuntamento di socialità. Oltre alle mamme si ritrovavano gli anziani».
L’offerta era appunto ampia perché non c’erano più di due operatori dello stesso settore. «Ne abbiamo parlato con l’assessore competente - sostiene il delegato Anva - ma non sono state individuate soluzioni per mantenere questa tradizione. Forse, il Comune poteva preoccuparsi della nostra situazione uno o due anni fa, quando è cominciata la consegna delle licenze». Adesso, forse, è tardi. Game over.
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