IL COLPO DI SFORTUNA
Malpensa, la figlia le impedisce la fuga
Ricercata bloccata all’imbarco dopo che aveva fatto soccorrere la sua bambina

«Tradita» dalla figlia che si stava strozzando e che ha avuto bisogno dei soccorsi poco prima di prendere un volo per Londra. Così una donna di romena di 30 questa mattina, venerdì 26 novembre, è finita dritta in carcere a Bollate dove sconterà la pena di 2 anni e 8 mesi perché sulla sua testa pendeva un ordine di carcerazione emesso dall’autorità giudiziaria di Viterbo.
A fare scattare le manette ai polsi della donna, che appunto deve scontare una pena per i furti e i raggiri collezionati negli anni, sono stati i carabinieri della compagnia di Gallarate che questa mattina sono intervenuti alle partenze del Terminal 1. La donna, insieme al marito (estraneo ai fatti) e alla bambina, stava per imbarcarsi per un volo verso il Regno Unito e ce l’avrebbe fatta a scappare se la bambina non fosse stata male. Sono scattati immediatamente i soccorsi: gli operatori sono intervenuti con le manovre salvavita perché la piccola si stava strozzando. Salvata la bimba, come da prassi sono stati effettuati i controlli sui documenti dei genitori che per esempio meno di un mese fa avevano permesso di arrestare un cittadino svedese giunto da Nairobi con una minorenne somala di cui fingeva di essere il padre. Da qui, con un rapido controllo, i carabinieri si sono resi conto che la donna che stava per lasciare l’Italia e dileguarsi all’estero facendo perdere le sue tracce era una ricercata. Per lei sono immediatamente scattate le manette ai polsi: è stata arrestata e portata al carcere di Bollate a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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