CI RISIAMO
Niente contanti, niente taxi
Denuncia social si abbatte su Malpensa: in tre rifiutano carta e corsa
Impresa ardua pagare con la carta di credito oppure con il bancomat il taxi in partenza dall’area degli Arrivi dei voli internazionali per andare dal Terminal 1 a Milano? Per inciso, una tratta che costa a tariffa fissa 110 euro. Ma la risposta sarebbe sì. Almeno a leggere la denuncia arrivata dalla giornalista Silvia Sciorilli Borrelli, corrispondente italiana per il Financial Times, opinionista sia per reti internazionali quali Bbc News e Cnn International sia per La7.
Il fatto sarebbe accaduto tre giorni fa, venerdì, quando su X (ex Twitter) Sciorilli Borrelli ha testualmente scritto: «Arrivi internazionali Malpensa: tre taxi di fila rifiutano passeggero in arrivo da volo intercontinentale perché può pagare soltanto con carta (per arrivare al centro di Milano la tariffa fissa maggiore di 100 euro). Il quarto si scusa e partono. Quando si scuseranno tutti con @RobertoRedSox?”. Il riferimento è al tassista Roberto Mantovani di Bologna, noto come Red Sox, che da tempo pubblica i suoi incassi giornalieri sui social e che ha ingaggiato una battaglia contro i colleghi no pos. È appena stato sospeso dalla coop del quale è socio dopo le denunce contro i colleghi.
La vicenda accaduta tre giorni fa a Malpensa e riferita dalla giornalista sui social - non è chiaro se sia accaduto a lei o se sia stata testimone, ma poco cambia - accende i riflettori su un tema che fa discutere da tempo il Paese e che rende la categoria dei tassisti particolarmente invisa. E la sottolineatura social di Sciorilli Borrelli ha fatto parecchio discutere, anzi ha fatto accendere i riflettori anche all’associazione Aeroporti Lombardi che ha rilanciato la notizia coinvolgendo direttamente il ministro Matteo Salvini (Infrastrutture), da sempre attento a Malpensa, tanto che durante la presentazione della ripartenza di Pedemontana ha citato lo scalo della brughiera come punto strategico per l’economia lombarda; quindi Regione Lombardia, Enav (Ente nazionale aviazione civile), la società di gestione Sea e il sindaco di Milano, Beppe Sala.
«Siamo alle solite: prendere un taxi da Malpensa a Milano (105 euro) e non poter pagare con la carta o peggio non poter andare nei dintorni», scrive Aeroporti Lombardi. «Cara Regione Lombardia, presidente Attilio Fontana e assessore Franco Lucente, è ora di intervenire». Inoltre: «Assurdo, è un problema consolidato da anni come le corse brevi non accettate».
Il tema delle corse brevi è un’altra piaga per i passeggeri. Perché i tassisti rifiutano il trasporto nelle località limitrofe all’aeroporto, in quanto le lunghe attese del turno non si potrebbero giustificare con l’incasso esiguo per una tratta fino a Gallarate o Somma Lombardo. Alcune volte, i clienti hanno avuto difficoltà anche nell’arrivare a Legnano. Negli anni si sono trovati correttivi affinché episodi sgradevoli non accadessero più e tutti i passeggeri potessero fruire del taxi.
La battaglia sul pagamento del taxi con il pos è portata avanti anche da Selvaggia Lucarelli. Da anni critica e litiga con i tassisti che non accettano le carte elettroniche.
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