NUOTO
Martinenghi, argento mondiale nei 50 rana
A Doha il 24enne di Azzate si posiziona al secondo posto dietro l’australiano Williamson

È ancora d’argento la rana di Nicolò Martinenghi, ma c’è tutt’altro che da rammaricarsi per la sua sesta medaglia Mondiale della carriera. L’azzatese chiude al secondo posto i 50 rana (come a Budapest 2022) confermandosi tra i leader planetari della specialità al termine di una gara clamorosamente ricca di sorprese nella vasca di Doha.
Per l’allievo di Marco Pedoja, tuffatosi dalla quinta corsia dopo il 26”65 della semifinale, vede lo statunitense Fink provare a scappare dopo la subacquea.
Provare, appunto, perché dai 25 metri in poi Tete piazza in vasca un ritmo infernale che gli permette di andare al comando, seppur non riuscendo a staccare l’australiano Williamson al suo fianco in corsia 4. La resistenza dell’azzatese però gli permette di arrivare agli ultimi metri con ancora qualche centimetro di vantaggio, ma l’oceanico riesce con una rimonta fondamentale a mettergli la mano davanti bruciandolo per l’inezia di sette centesimi: 26”32 il crono di Williamson (record d’Australia e del continente), 26”39 per Martinenghi e bronzo al “solito” Fink con 26”49.
Con questa salgono a sei le medaglie iridate vinte dal 24enne varesotto, che può contare su due argenti nei 50 rana, tre podi sui 100 (un oro e due argenti compreso quello di lunedì) oltre all’oro della 4x100 mista di Budapest 2022.
STAFFETTA GIU’ DAL PODIO
Tre quarti d’ora dopo la finale dei 50 rana l’azzatese è tornato in vasca per la finale della staffetta 4x100 mista-mista, qualificatasi alla finale con l’ottavo tempo e contestualmente capace di strappare il pass olimpico. Quasi come se non avesse sentito la fatica fatta sin qui Martinenghi è stato per distacco il migliore nella frazione a rana, con un 58”21 lanciato che ha permesso agli azzurri di risalire dalla quinta posizione (dopo la frazione di Michele Lamberti a dorso) alla seconda. Negli ultimi due segmenti di gara Giulia D’Innocenzo a delfino e Chiara Tarantino con lo stile libero non riescono però a conservarla, scivolando fino al sesto posto in 3’47”29. Oro agli Stati Uniti (3’40”22) davanti ad Australia e Gran Bretagna.
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