ROMA
Mattarella, difendere la libertà sempre, senza opportunismi

(ANSA) - ROMA, 29 SET - "Ricordare è un dovere. Ricordare è
un seme di umanità che va sempre coltivato, perché contiene i
valori fondativi della nostra comunità. Ricordare è anche spinta
all'impegno perché non accada mai più che le volontà di dominio
cancellino i diritti umani, che le strategie di annientamento
calpestino la vita e la sua irriducibile dignità. La storia
insegna. Della storia un popolo vuol essere costruttore. È
questa l'essenza della libertà e dell'indipendenza. Che vanno
difese sempre, con coerenza, senza opportunismi, a ogni
latitudine". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, in una dichiarazione ricordando l'eccidio di
Marzabotto.
"A Marzabotto e a Monte Sole, dove la ferocia nazista giunse
al culmine della propria disumanità e dove la guerra divenne
indiscriminato sterminio, sono piantate le radici della
Repubblica. La Costituzione italiana, e lo stesso progetto di
Europa, nacquero - ricorda il capo dello Stato - da quel sangue
innocente per costruire una nuova civiltà di democrazia e di
pace. La libertà conquistata e il riscatto del nostro popolo non
potranno mai essere separati dal sacrificio e dal dolore inferto
in quei giorni terribili e disperati, in cui donne e uomini,
bambini e anziani, vennero uccisi senza alcuna pietà nel cuore
del nostro Paese".
"Durante l'occupazione tedesca l'Italia ha conosciuto stragi
efferate di civili, compiute da un esercito che andava incontro
alla disfatta, spalleggiato dai fascisti, che dopo averne fatto
un mito ormai si contrapponevano alla nazione. Ciò che avvenne
nelle terre di Marzabotto e alle pendici del Monte Sole fu
l'eccidio più spaventoso. L'altare della chiesa di Casaglia
resta simbolo imperituro di chi ha oltraggiato ciò che sta nel
più profondo delle coscienze. L'incontro dello scorso anno con
il Presidente della Germania, Frank-Walter Steinmeier, è segno
prezioso di una memoria che diventa percorso, che ricostruisce
il bene comune, che sostituisce la riconciliazione all'odio, che
assegna all'Europa un ruolo importante nel mondo, proprio
l'Europa che ha conosciuto la barbarie", conclude Mattarella.
(ANSA).
© Riproduzione Riservata