IL FILM
Max Angioni: «Io, il cinema e Abatantuono»
Al Miv di Varese la prima di "Esprimi un desiderio"
Applausi all’inizio, applausi alla fine. Se il buon cinema si vede dalla prima, Esprimi un desiderio forse non farà impazzire la critica ma certo farà sorridere il botteghino. E soprattutto ridere, seppure a sprazzi ma in modo irrefrenabile, il pubblico. Questa sera, giovedì 25 settembre, al MIV, prima di lusso con Max Angioni e il regista Volfango De Biasi.
De Biasi, intervistato da Paolo Franchini, sta al gioco e spiega nei fatti perché i tempi esatti, nella recitazione, o ce li hai o difficilmente li apprendi in un’enciclopedia accademica.
Scherza e diverte la Sala Giove sold out con tanti bambini, De Biasi, prima scherzando - «sono arrivato a Varese e subito dopo su Giove...» e poi invitando il pubblico a pubblicizzare il film «se vi sarà piaciuto» o a farsi «i c... vostri» in caso contrario.
Poi entra in scena lui, Max Angioni: scalinata discesa coi tempi del comedian man, interazione col pubblico in consumato stile Max Working e poi improvvisazione. Nel mezzo, una confessione sera per il suo debutto cinematografico: «Volfango e quel monumento vivente di Diego Abatantuono mi hanno insegnato che un film è fatto di tempi, di sfumature recitative. Che una scena da due battute la puoi girare anche undici volte».
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