SUL CONFINE
Migranti a Fornasette, gruppo di lavoro in Prefettura
A Villa Recalcati il vertice con autorità ed esponenti svizzeri

Dopo giorni di tensione e dibattito acceso, la riunione convocata per oggi, venerdì 21 febbraio, dal prefetto di Varese Salvatore Pasquariello ha portato alla creazione di un gruppo di lavoro per affrontare la questione del centro per migranti nell'ex caserma dei carabinieri di Luino a Fornasette. Il gruppo di lavoro «trasversale» includerà la Prefettura, il Canton Ticino, i Comuni di Luino e Tresa, con il sindaco di Luino e un capogruppo di minoranza tra i rappresentanti italiani. L'obiettivo del gruppo sarà valutare gli sviluppi del progetto e garantire un confronto costante. Il prefetto dialogherà inoltre anche con il Ministero dell'Interno. Attualmente, i lavori di ristrutturazione della struttura proseguono, ma il futuro del centro rimane incerto.
Il direttore del Dipartimento delle istituzioni del Canton Ticino, Norman Gobbi, ha espresso soddisfazione per le informazioni ricevute e per la garanzia che la struttura accoglierà solo 16 migranti, scongiurando quindi un afflusso massiccio. Tuttavia, ha ribadito la preoccupazione svizzera per eventuali sconfinamenti dei richiedenti asilo.
L'incontro ha evidenziato le forti opposizioni presenti a Luino. L'onorevole Andrea Pellicini (Fratelli d'Italia), consigliere comunale di minoranza, ha ribadito la sua contrarietà al progetto, sottolineandone l'impatto simbolico negativo: trasformare un'ex caserma dei carabinieri in un centro per richiedenti asilo in un'area già colpita dalla piaga dello spaccio di droga nei boschi. A chiusura della riunione, la domanda che ha riecheggiato però tra i giornalisti presenti è stata: «Tanto rumore per nulla?».
La prossima riunione del gruppo di lavoro è fissata per il 20 marzo, data in cui si attendono ulteriori sviluppi sul futuro della struttura e sulla gestione dell'accoglienza.
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