L’INDAGINE
Droga agli studenti
Banda di adolescenti spacciava hashish e marijuana a scuola: ventunenne in manette, cinque denunciati tra cui due minorenni

Spaccio tra minorenni, un’altra brillante operazione dei carabinieri. E’ dai primi di gennaio che, senza sosta, i militari della stazione di Mornago stavano lavorando a un’indagine che ha visto la conclusione ieri prima dell’alba: in manette è finito M.J, 21 anni, di Besnate. Alle 5 i militari hanno bussato alla porta di casa sua, hanno dato il via a una perquisizione domiciliare ed è stata trovata la droga: 150 grammi di marijuana e 10 di hashish nascosti in buste e barattoli in plastica e vetro, oltre a 300 euro in vari tagli considerati provento di spaccio, un bilancino, bustine di cellophane per il confezionamento della droga. Sono scattate le manette (oggi alle 12.30 in tribunale a Busto la direttissima).
Ma questo è solo l’ultimo atto di una vicenda che ha visto i militari di Mornago al lavoro senza sosta. Infatti all’arresto vanno aggiunte cinque denunce a carico di altrettanti giovanissimi, tra i quali ci sono anche un diciassettenne e un quattordicenne, tutti e cinque di Mornago. Proprio quest’ultimo è considerato il tramite con i coetanei che frequentano la scuola media di via Colombo: perché davanti all’istituto, secondo le segnalazioni dei genitori ai carabinieri, si trovava lui e gli altri per offrire marijuana e hashish agli alunni.
Così, mentre per i due più piccoli tra i denunciati è stata allertata la procura dei Minori di Milano, degli altri si occuperà la procura di Busto. All’avvio delle indagini i testimoni avevano confermato con diversi particolari l’attività di spaccio, che oltre all’istituto scolastico coinvolgeva alcune piazze del paese.
Quasi tutti avevano dei piccoli precedenti secondo l’articolo 73, cioè per spaccio, ed erano stati già fermati.
Non solo: ricostruendo l’attività della banda è emerso come il ventunenne di Besnate tirasse le fila guidando e indirizzando i più giovani. Lo aveva raccontato chiaramente anche un assuntore ai carabinieri.
Già in prima battuta a gennaio c’erano state le prime denunce relative all’indagine, sei in totale, tre per estorsione e spaccio e altrettante solo per spaccio: denunce che vedevano implicati già allora altri tre minorenni.
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