IL SALASSO
Mutui, rate alle stelle
In un anno quella media è passata da 514 a 816 euro. In provincia di Varese il 12,8% dei finanziamenti è con tasso variabile
L’aumento dei tassi di interesse sta pesando sulle tasche dei varesini che hanno sottoscritto un mutuo variabile e, più in generale, di tutti gli italiani. Guardiamo anche solo alla nostra regione: in Lombardia chi ha ottenuto questo tipo di finanziamento negli ultimi 18 mesi oggi si trova ad affrontare una rata che, in appena un anno e mezzo, è cresciuta fino al 60%. Un vero e proprio salasso che erode risparmi e salari.
Ma quali sono le province della Lombardia più colpite? Secondo l’analisi congiunta effettuata da Facile.it e da Mutui.it (realizzata su un campione di oltre 1.000 pratiche di mutuo prima casa raccolte da Facile.it da gennaio 2022 a giugno 2023) le aree lombarde più esposte agli aumenti sono Pavia (dove negli ultimi 18 mesi il 18,8% dei nuovi mutuatari ha scelto il variabile), Cremona (17,9%) e Brescia (17%). Le percentuali rilevate in queste province sono notevolmente superiori sia alla media regionale (14,7%) sia a quella nazionale (14,5%). Va decisamente meglio a Varese che, nella classifica lombarda dei mutui a tasso variabile sul totale erogati da gennaio 2022 a giugno 2023, fa registrare “solo” un +12,8%.
IDENTIKIT DEI FINANZIAMENTI
Analizzando l’identikit di chi in Lombardia ha ottenuto un mutuo a tasso variabile negli ultimi 18 mesi, emerge che, in media, l’importo erogato è pari a 154.637 euro, richiesto per l’acquisto di un immobile di valore pari, sempre in media, a 212.141 euro. Chi ha presentato domanda di finanziamento aveva, all’atto della richiesta, poco più di 34 anni e mezzo e ha siglato un piano di ammortamento pari a 26 anni e mezzo. Secondo le simulazioni di Facile.it, chi ha ottenuto questo finanziamento a gennaio 2022 (142.000 euro da restituire in 25 anni), oggi si troverebbe a pagare una rata di circa 816 euro, vale a dire il 60% in più rispetto a quella iniziale (514 euro), con un tasso (Tan) passato da 0,67%, a 4,83%.
LE RICHIESTE IN CALO
Ma va detto che analizzando l’andamento mensile delle erogazioni risulta evidente come la concessione di questo tipo di finanziamenti sia costantemente calata negli ultimi 6 mesi. A fronte di un 32% rilevato nell’ultimo trimestre del 2022, periodo durante il quale molti mutuatari a causa di indici Euribor all’epoca più convenienti rispetto agli Irs hanno scelto di puntare su questa formula, a giugno 2023 i mutui variabili pesavano in Lombardia meno del 10% del totale.
L’ANALISI
«L’erogazione di mutui a tasso variabile è destinata a calare ulteriormente, se si considera che tra la richiesta del mutuo e la stipula passano in media 4-5 mesi», spiega Ivano Cresto, Managing Director prodotti di finanziamento di Facile.it. «I mutui variabili erogati nella prima parte del 2023 sono stati richiesti nel secondo semestre 2022, quando la Bce aveva appena iniziato ad aumentare i tassi. Oggi la domanda di variabili è ai minimi, inferiore al 2% del totale, e l’effetto sugli erogati sarà molto evidente nei prossimi mesi».
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