RITARDI
Nuova funivia del Mottarone, dopo un anno nulla di fatto
I cantieri sarebbero dovuti terminare nel 2025, ma è tutto fermo allo studio di fattibilità. L’opposizione in Comune chiede spiegazioni

A un anno dalla firma del protocollo di intesa tra la ministra Daniela Santanchè, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e la sindaca di Stresa, Marcella Severino, non ci sono notizie del progetto per far ripartire la funivia del Mottarone.
NESSUNA NOVITÀ
L’accordo era stato stipulato il 25 novembre del 2024 in occasione del Forum del Turismo organizzato a Baveno da Santanchè. In quell’occasione era stato annunciato che l’inizio dei lavori sarebbe avvenuto nel 2024, con il taglio del nastro nel 2025. A oggi è ancora in corso lo studio di fattibilità affidato dalla Regione Piemonte alla società Monterosa 2000. I costi previsti sono di 15 milioni di euro, dei quali 5 milioni a carico della Regione e 10 milioni del Ministero del Turismo.
LE INTERROGAZIONI
Delucidazioni sui tempi sono state chieste all’amministrazione Severino dal consigliere di minoranza Andrea Fasola Ardizzoia. Il vice sindaco Alessandro Bertolino ha spiegato che la società Monterosa 2000, cui la Regione Piemonte ha affidato l’incarico della progettazione, non ha ancora ultimato lo studio di fattibilità. «Per questo – ha detto Bertolino –, non è possibile ipotizzare i costi, in assenza del progetto». Santanchè e Cirio avevano spiegato che, dati i costi elevati per la costruzione di un impianto ex novo, l’intenzione era di valutare il riutilizzo di alcune parti dell’impianto precedente, con un restyling e ammodernamento generale. Si era anche saputo, sempre nell’inverno scorso, che erano in corso delle verifiche geologiche commissionate proprio da Monterosa 2000. Chiaro che non sarà possibile rispettare l’inaugurazione dell’estate 2025, come era stato annunciato un anno fa a Baveno dalla ministra al Turismo Santanchè e dal presidente della Regione Cirio, in occasione della firma del protocollo di intesa con il Comune di Stresa. Ma al momento non è nemmeno possibile ipotizzare un’altra data. Bertolino ha però aggiunto che l’assessore regionale alla montagna Gallo ha confermato in un incontro a novembre che nel 2025 saranno mantenuti a bilancio i 5 milioni previsti per la progettazione. «Si sapeva che non sarebbe potuto essere che così, anche un anno fa – ha detto il consigliere di minoranza Carlo Falciola –. Non bisogna prendere in giro i cittadini e i consiglieri comunali». Canio Di Milia, sempre dai banchi della minoranza, ha aggiunto: «Noi dovremmo essere un pungolo, siamo noi che abbiamo interesse affinché la funivia torni a funzionare, dobbiamo informarci e chiedere i tempi».
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