RIGENERAZIONE URBANA
«Occasione di rinascita e rivitalizzazione dei centri»
Il presidente della Provincia di Varese Magrini e le scelte del Piano territoriale: «Nel nostro documento di coordinamento la rigenerazione è un obiettivo strategico»

I cambiamenti degli ultimi anni nel sistema produttivo provinciale hanno reso disponibili aree «che possono essere occasione di rinascita e rivitalizzazione dei centri urbani maggiori, opportunità insediative di funzioni di livello alto, soprattutto se dotati di impianti tecnologici innovativi, che assicurino elevate prestazioni energetiche e veloci connessioni telematiche». Così nel Ptcp, Piano territoriale di coordinamento provinciale, strumento di indirizzo che la Provincia attua nei confronti degli enti locali, prossimo a essere presentato all’assemblea di Villa Recalcati. In tale contesto il tema della Rigenerazione urbana è indicato tra gli obiettivi principali «per promuovere la qualità urbana, la riqualificazione e la rigenerazione del sistema territoriale» tanto da essere inserito tra i 9 Progetti Strategici Provinciali.
«Il Ptcp ha innanzitutto aggiornato il monitoraggio delle aree dismesse – ricorda Marco Magrini, presidente della Provincia – evidenziando la presenza nel 2024 di 630 aree dismesse e riconoscendo il valore strategico che assumono quelle di rilevante dimensione». La morfologia del territorio ne ha determinato anche la storia economica e produttiva, così che le principali aree industriali dismesse si trovano nell’Alto Sempione e Ovest Milanese ed è qui che si presentano le opportunità maggiori di Rigenerazione urbana.
Concretamente cosa significa? «Promuovere l’uso di energie rinnovabili, la creazione di parchi verdi e l’ampliamento degli spazi pubblici. Inoltre, la riconversione degli edifici con standard di efficienza energetica avanzata riduce i consumi e le emissioni». «La loro “depavimentazione” – continua il presidente della Provincia – permette di diminuire l’effetto isole di calore e di migliorare altri aspetti della qualità del vivere. Per esempio permettono all’acqua piovana di entrare con più facilità nel sottosuolo e ricaricare quindi più velocemente le falde acquifere». Il Varesotto è tra le province più piccole e più diversificate dal punto di vista geografico.
Anche di questo si occupa il Ptcp con l’analisi dei rischi climatici che evidenzia la necessità di tener conto delle specificità locali: «La pianificazione urbana e territoriale deve integrare misure che migliorino la resilienza delle infrastrutture, proteggano la biodiversità e riducano l’impatto degli eventi climatici estremi – si legge nell’Estratto del Documento di Piano –. L’attuazione di queste misure richiede il coinvolgimento attivo di enti locali, istituzioni e comunità, ordini professionali».
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