I PROGETTI
«Presentiamoci agli investitori per far crescere il Varesotto»
Il presidente della Camera di commercio, Mauro Vitiello, spiega la strategia per il recupero delle aree dismesse

Lo sviluppo economico della provincia di Varese passa anche attraverso il recupero delle aree industriali dismesse. Sono decine di migliaia i metri quadrati che sarebbero a disposizione per investimenti in nuovi capannoni, attività di servizio o strutture per il turismo: tra l’altro distribuiti su tutto il territorio provinciale. Insomma, capitali italiani o stranieri possono dare frutto nel Varesotto. Ne è fermamente convinto Mauro Vitiello, presidente della Camera di commercio di Varese. «Recuperare le aree industriali dismesse, che sono così numerose in ragione della storia manifatturiera del nostro territorio – spiega Vitiello – rappresenta una opportunità di crescita, che però va gestita in modo strutturale, cosicché possa dare i suoi frutti».
Il primo strumento è il programma “Invest in Lombardy”, che nella nostra provincia è diventato “Invest in Varese”. «E che ora noi vorremo intrecciare anche con la Fondazione Varese Welcome – prosegue Vitiello – per portare avanti la scommessa di investimenti finalizzati anche allo sviluppo del turismo». Il percorso è sicuramente ricco di opportunità ma deve essere anche costruito con precisione e una certa strategia di marketing. «È proprio su questo che stiamo lavorando – sottolinea ancora il presidente dell’ente di piazza Monte Grappa –. Il primo passo è fotografare la situazione esistente e per questo abbiamo avviato un dialogo molto costruttivo con le amministrazioni comunali. Poi, raccolti i dati, vogliamo metterli in una sorta di catalogo che però non sarà semplicemente un elenco di siti e di metri quadri, ma vuole essere realizzato analizzando anche il contesto in cui si trovano le aree da riqualificare, con le opportunità legate al territorio di riferimento».
Poi la fase finale: presentare il tutto alle fiere di riferimento, in modo particolare a Cannes e Roma. «Noi vogliamo andare a presentarci a questi appuntamenti di settore – continua Vitiello – dove c’è una platea di investitori da tutto il mondo. Ma non è una vetrina immobiliare. Sono fiere in cui si dialoga e si racconta il contesto dentro al quale può nascere un investimento importante». Per raggiungere questi risultati, Vitiello e il suo team si sono già messi al lavoro su due fronti. Il primo è quello del dialogo con i Comuni del territorio, il cui ruolo è fondamentale anche nell’ottica delle eventuali modifiche ai piani di governo del territorio, «perché è importante anche creare le migliori condizioni possibili per attrarre investimenti». Il second step è quello di creare una sorta di sportello in Camera di commercio, in cui esperti di urbanistica possano seguire da vicino tutti gli step dei progetti.
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