LA NOVITA’
Moca racconta Omegna e il casalingo

Omegna e il casalingo insieme hanno conquistato il mondo. Un passato sfavillante che rivive nel presente grazie a una coinvolgente iniziativa realizzata in riva al lago d’Orta. Quale? Si tratta di Moca, il museo omegnese del casalingo inaugurato la scorsa settimana al Forum di Omegna. Il progetto, finanziato con fondi del Pnrr (grazie alla vittoria di un bando), celebra la storia e l’innovazione del distretto dei casalinghi, settore che ha reso Omegna un’eccellenza mondiale. Lo fa in maniera moderna, innovativa. Moca non è un museo classico, bensì una piéce multimediale. Un’esperienza unica, speciale, che avvolge, conquista, affascina.
UN MUSEO, DUE SPAZI
Il museo si sviluppa in due spazi distinti ma complementari: la prima sala è un ambiente digitale e multimediale, dove i visitatori possono immergersi nelle storie di sette "colpi di genio" che hanno segnato la produzione casalinga, esplorando il legame tra design, ingegno e cultura industriale. La seconda è l’archivio aperto, una raccolta di oggetti, documenti e testimonianze delle imprese storiche del territorio, un patrimonio in continua crescita e accessibile a tutti. Ma l’ambizione del museo vuole essere anche quella di “correre” nel tempo. Di non limitarsi a ciò che è stato. Non solo un luogo di memoria, dunque, ma un punto di incontro tra passato e futuro, che racconta il Made in Italy con un linguaggio contemporaneo. Il progetto è stato curato dalla Fondazione Parco.
LE FIRME DI SEVERGNINI E AURORA
Lo scrittore Matteo Severgnini, omegnese, ha curato il soggetto e la sceneggiature che animano il museo; la regia è “firmata” dalla società Aurora Meccanica di Torino.
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