IL DELITTO
Uccise il padre: 30 anni
Giuliano Drammis condannato: aveva colpì a morte il genitore al culmine di una lite
Il pubblico ministero Luca Petrucci aveva chiesto al gup Anna Giorgetti la condanna dell’imputato a trent’anni di reclusione, che in un processo con rito abbreviato, e sconto di pena automatico, corrispondono all’ergastolo.
E nel primo pomeriggio di ieri, 12 luglio, il giudice delle udienze preliminari, dopo una camera di consiglio durata una ventina di minuti, ha “approvato”.
Giuliano Drammis, 50 anni, meccanico disoccupato, proprio a trent’anni è stato infatti condannato per l’omicidio volontario del padre Michele, 76 anni, imprenditore nel settore delle manutenzioni molto noto in Valceresio, ucciso a mani nude dal figlio nell’autunno del 2017 nella sua casa di Induno Olona, dopo che una lite tra i due era degenerata e Giuliano si era scatenato con folle violenza (aveva sbattuto la testa del genitore anche contro la base in marmo della cucina).
I difensori avevano chiesto la derubricazione del reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale (la morte della vittima come conseguenza non voluta del reato di lesioni).
Il gup ha disposto risarcimenti per gli altri due figli di Michele Drammis (170.000 euro ciascuno) e per il fratello (25.000 euro).
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