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Inutile nasconderlo, a Saronno in molti c’erano rimasti male nel 2011, quando aveva aperto il nuovo svincolo dell’autostrada, qualche chilometro più a sud seguendo sempre l’ex statale Varesina rispetto all’uscita locale dell’A9. L’indicazione “Saronno sud” sembrava scontata, anche perché ci si arriva percorrendo il territorio saronnese. Invece a sorpresa l’uscita era stata chiamata “Origgio Uboldo”.

Con la singolare circostanza che la piccola Origgio, 7.700 abitanti in tutto, oggi può contare su due diversi svincoli autostradali: uno sull’A8 (Origgio Ovest) e uno sull’A9 (Origgio - Uboldo). Restando a Origgio-Uboldo, il taglio del nastro era avvenuto nel dicembre di dieci anni fa, con un raggiante Luca Panzeri, allora sindaco origgese, ed un altrettanto raggiante Lorenzo Guzzetti, ai tempi sindaco di Uboldo, che si erano tolti la soddisfazione di ottenere che il nuovo grande svincolo prendesse il nome dei paesi da loro amministrati con buona pace di Saronno e dei saronnesi che davano per scontata la denominazione “Saronno sud.”

Invero, non cambia molto la sostanza: lo svincolo (costato 430 milioni di euro, cifra che aveva comprenso anche ulteriori opere sempre sulla A9) si sta rivelando utilissimo, come alternativa all’accesso ed uscita autostradale di “Saronno“, soprattutto nei momenti in cui il traffico è più intenso. Il cavalcavia sulla A9 e relative rampe - a forma di semi-quadrifoglio - ha inoltre consentito di collegare le zone industriali di Uboldo ed Origgio con quella della periferia sud di Saronno; evitando come avveniva in precedenza di dovere percorrere chilometri per spostarsi fra le aree produttive dei tre comuni.

Quella realizzata nel 2011 è un’opera che era quindi particolarmente attesa nel comprensorio. All’inaugurazione c’era anche il saronnese Raffaele Fagioli, assessore provinciale e poi, dal 2015 al 2020, sindaco, che aveva ricordato come i lavori fossero stati eseguiti a tempo di record. Lo svincolo era stato aperto in concomitanza con la terza corsia autostradale nel tratto Origgio-Lainate, tre chilometri.

ro.ban.

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