SANITÀ
Ospedale di Cuasso: ci siamo
Primo passo verso la trasformazione in un centro di cura post dimissioni

Un passo concreto verso la realizzazione del progetto della riqualificazione dell’ospedale di Cuasso al Monte è stato finalmente annunciato con una riunione tra i vertici di Asst Sette laghi, tra cui il direttore generale Giuseppe Micale, il sindaco cuassese Loredana Bonora e il presidente del Comitato per l’ospedale Gian Battista Seresini.
Asst ha presentato la determina dei lavori che trasformeranno il nosocomio del Deserto in ospedale comunità: l’avvio degli interventi, per i quali saranno attinti 3 milioni e 600mila euro dal Pnrr, è previsto entro la fine dell’anno, mentre la durata degli stessi si protrarrà per circa 550 giorni (ovvero l’ospedale entrerà in funzione a tutti gli effetti a metà 2026).
«L’incontro si è incentrato sull’ospedale di comunità - spiega il presidente del Comitato Seresini - che, esauriti gli iter burocratici e aggiudicata la ditta appaltatrice, dovrebbe vedere la luce, con l’avvio dei lavori, entro fine 2024. Ci è stata fatta una bella presentazione del progetto, che prevede la ristrutturazione del pianterreno e del primo piano del padiglione ex-medicina».
Al piano terra dovrebbero prendere posto il cup, gli ambulatori e una postazione per la guardia medica, mentre al primo piano ci saranno le camere con una ventina di posti letto destinati a pazienti gestiti infermieristicamente.
Anche l’ospedale di Cuasso diventerà così una struttura della rete assistenziale territoriale e dovrebbe consentire un passaggio intermedio tra il ricovero dei pazienti acuti nei vari ospedali e il rientro a casa.
Una chiara soddisfazione viene espressa dal primo cittadino di Cuasso al Monte, Loredana Bonora: «Ci avviciniamo alla riqualificazione del nostro ospedale - commenta - e non possiamo che esserne felici. Dal canto nostro cercheremo di portare a termine la pratica edilizia in tempi brevissimi. Rimane solo un punto dolente ed è quello per cui il progetto non prevede l’utilizzo di energia pulita e neppure un indispensabile risparmio energetico (pensiamo che l’ospedale, così come attualmente concepito, comporterebbe una spesa di circa un milione e mezzo di gasolio all’anno). Più opportuno sarebbe l’ingresso di Asst nella Cer (comunità energetica rinnovabile) varata lo scorso anno nel nostro paese».
L’evenienza è stata ritenuta interessante sia dal direttore generale Micale, sia dal consigliere regionale Emanuele Monti, presente all’incontro.
«La buona notizia è che l’ospedale di comunità è in fase di partenza - chiosa Monti - In questo modo l’ospedale di Cuasso offrirà le tante cure intermedie di cui necessita il territorio. Per quanto riguarda il progetto più ampio di riconversione dell’altra parte dell’ospedale, si sta lavorando (tra Regione e Asst) per dare esecuzione alla fase realizzativa al netto dello spostamento dei fondi stanziati dalla giunta regionale nel 2022 (24 milioni di euro) dai fondi nazionali ai fondi gestiti direttamente da Regione Lombardia».
Intanto la settimana prossima è previsto un tavolo di lavoro per affrontare il tanto dibattuto tema della sicurezza degli spazi del nososcomio.
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