LA STRUTTURA
Ospedale unico, «progetto magnifico»
Il sindaco di Busto Arsizio: «Lo presenteremo in un incontro pubblico». Il consigliere regionale Monti entusiasti: «Sarà l’ospedale più innovativo d’Italia»
 
                      
«Il presidente Attilio Fontana mi ha detto che il progetto è magnifico. A breve lo presenteremo in un incontro pubblico». Il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, commenta così la notizia dell’affidamento al celeberrimo studio londinese Zaha Hadid Architects (guidato dall’architetto italiano Paolo Zilli) del progetto per la realizzazione del Grande Ospedale della Malpensa.
La firma del Maxxi
«Fontana mi ha anticipato che si tratta di qualcosa di meraviglioso – rivela il sindaco -. Appena possibile, insieme al comune di Gallarate, organizzeremo un incontro pubblico per presentare il progetto ai cittadini e ai professionisti della sanità». Evento che si terrà entro Natale, dopo la cerimonia di proclamazione del vincitore (l’attuale graduatoria, provvisoria, verrà confermata dopo le necessarie verifiche sul possesso dei requisiti generali da parte dei cinque finalisti). Certo, il solo nome Zaha Hadid fa sognare: si tratta dello studio che – per dirne due – ha ideato il Maxxi di Roma e una delle tre torri del CityLife di Milano. Il nuovo ospedale di Busto-Gallarate avrà dunque una firma di caratura mondiale: «L’ospedale più innovativo d’Italia, a pochi chilometri da un aeroporto internazionale come Malpensa: c’è da esserne orgogliosi – sottolinea il consigliere regionale varesino Emanuele Monti, presidente della commissione Welfare di Regione Lombardia -. È più che mai il momento di volare alto, evitando che il dibattito sul nuovo ospedale scada in questioni di piccolo cabotaggio. Busto, Gallarate, la Valle Olona hanno fatto grandi cose quando si sono sentite un importante territorio del mondo. La storia lo insegna: pensiamo a quando le nostre aziende tessili competevano con quelle inglesi. L’affidamento della progettazione a uno studio di caratura internazionale, che realizza opere proiettate al futuro, è la conferma che dobbiamo alzare lo sguardo oltre le piccole polemiche».
Puntare in alto
Eppure c’è ancora chi ritiene il nuovo ospedale, se non proprio inutile, perlomeno non indispensabile: «Parliamoci chiaro – osserva Monti -. Gli attuali presìdi di Busto Arsizio e Gallarate non hanno la capacità di rispondere ai bisogni di oggi, figuriamoci quelli di domani. E non ha più senso usare come unico parametro i posti letto: è un modo ideologico, non tecnico, di affrontare il tema della sanità. Una volta i pazienti potevano restare in ospedale per settimane, se non per mesi: oggi i ricoveri sono molto più brevi. Perciò il futuro deve prevedere poli sanitari ad alta tecnologia e alta turnazione per le acuzie, mentre i bisogni socio-assistenziali saranno soddisfatti dai servizi territoriali». Per il consigliere Monti, «la speranza è che gli enti locali non rallentino troppo, e che non ci siano eccessive discussioni su questioni di poco conto, a fronte di un nuovo ospedale che ci invidieranno a livello internazionale, con un grande aeroporto vicino e con medici di alto livello. All’inizio dell’anno prossimo – preannuncia Monti – promuoverò un convegno per chiamare a raccolta clinici, professionisti della sanità, società scientifiche e associazioni dei pazienti per confrontarci insieme sul futuro della sanità in Valle Olona».
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