IL BILANCIO
Palio di Legnano, «una festa da esportare»
Organizzatori soddisfatti: «Superato lo stress test»

Una giornata da stress test per l’organizzazione del Palio. Così il sindaco, nonché supremo magistrato della manifestazione, Lorenzo Radice, e il vice presidente della Fondazione Palio, Luca Roveda, hanno definito la giornata di domenica. «La più lunga di sempre» ha detto il primo cittadino nel corso dell’incontro di ieri pomeriggio in Sala Stemmi per tracciare il bilancio finale dell’edizione 2023. Bilancio che, al netto del temporale che ha causato un allungamento esagerato dei tempi della corsa (che si è conclusa quando mancava poco alle 22,30, dopo che il programma era cominciato ben dodici ore prima con la messa sul carroccio in piazza), è stato giudicato assolutamente positivo, a partire dal tutto esaurito dei biglietti per il campo e dalla presenza delle autorità intervenute.
Percorso di crescita
«Domenica - ha detto Roveda - abbiamo capito alcune cose che metteremo a frutto per il futuro nel percorso di crescita di questa manifestazione. Come Fondazione è il primo anno in cui ci siamo fatti completamente carico dell’organizzazione». «Ci sono stati - ha aggiunto il sindaco - momenti complicati e non semplicissimi, superati grazie a un grande lavoro di squadra e alla professionalità della Commissione veterinaria. È comunque significativo che comincino ad arrivare riconoscimenti importanti per il nostro Palio come il Premio Rosa Camuna di Regione Lombardia. Se il cavaliere del carroccio, Riccardo Ciapparelli, ha poi voluto elogiare il lavoro corale che sta dietro le quinte, i numeri degli spettatori delle trasmissioni in diretta parlano sopra ogni cosa: quest’anno i contatti unici della diretta Tv di Antenna 3 sono stati in totale 392mila contro i 268mila dell’anno scorso; quelli delle varie dirette streaming invece circa 129.500 (+146%) contro i 76mila del 2022 (+170%).
Valenza nazionale
Numeri che hanno convinto ancora di più i responsabili della Fondazione che il Palio di Legnano può aspirare ad essere “esportato” anche fuori Regione. Una convinzione che è anche quella dell’onorevole Laura Ravetto (eletta nelle file della Lega nel Collegio di Legnano alle ultime elezioni politiche) che domenica era allo stadio insieme alla figlia di 5 anni: «È stata la prima volta che sono venuta al Palio e sono rimasta davvero colpita ed emozionata dalla partecipazione della gente e dalla bellezza del corteo storico. Dico davvero che questo Palio è qualcosa di molto “esportabile”, che merita di essere portato e fatto conoscere se non in tutta Italia almeno in tutto il Nord. Perché ha una valenza nazionale e in questo senso la politica dovrebbe supportarlo».
La soddisfazione di Legnarello
Presenti ieri in Sala Stemmi ovviamente anche i reggenti della contrada vincente di Legnarello: il capitano Mattia Masnata (al secondo anno) con al collo la croce pettorale, il gran priore Alessandro Mengoli, e la castellana Francesca Bandera. Tutti e tre hanno messo in rilievo l’impegno di tutto il maniero per raggiungere questo risultato, che premia un intenso anno di lavoro. Masnata, riferendosi al fantino Antonio Siri, ha parlato di «gara capolavoro».
Tempi da accorciare
Ora gli organizzatori guardano comunque già al prossimo anno e la Fondazione intende consolidare il progetto di rilancio perché, è stato ammesso, ci sono diversi aspetti che possono e devono essere migliorati. A partire magari da un accorciamento dei tempi della manifestazione, poco adatti sia format televisivi che per offrire un “pacchetto” appunto esportabile. «Ma per fare questo - ha concluso il sindaco - occorre una regia complessiva, bisogna ragionare insieme su cosa vogliamo che sia il Palio per valorizzarne tutti i tasselli».
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