IL CONVEGNO
Paziente al centro e cure anche con una bambola
Alle “Giornate luinesi della prevenzione” l’importanza della collaborazione tra medici del territorio
«La centralità del paziente è l’obiettivo che dobbiamo raggiungere, bisogna agire presto e insieme. Con più professionisti che si parlano in queste giornate, medici e professionisti di varie discipline sanitarie, possiamo fortificarci nella conoscenza e garantire la medicina delle 4 P: preventiva, predittiva, partecipata e personalizzata». Questo il messaggio principale lanciato da Tiziana Attardo, direttore della Medicina di Luino dell’Asst Sette Laghi. Il convegno – venerdì 19 e sabato 20 settembre – alla Colonia Elioterapica di Germignaga tratta vari temi della prevenzione primaria e secondaria. La giornata di apertura ha offerto spunti per comprendere meglio la volontà di Asst Sette Laghi – con il nuovo direttore generale Mauro Moreno – di “uscire” dall’ospedale nel senso di evitare il grande afflusso di pazienti nei nostri ospedali, ma ha anche sottolineato l’importanza per i cittadini di garantire presidi sanitari di livello sul territorio, distanti dall’hub di Varese. Tra le curiosità del convegno promosso da Tiziana Attardo e dai colleghi Mara Sist e Francesco Compagnoni, la Doll Therapy che viene utilizzata nella Medicina di Luino (un progetto nato con il sostegno della Medicina di Varese diretta da Francesco Dentali e di Fadoi, di cui è presidente nazionale, e con Avo).
PATRIZIA ATTARDO: «UMANIZZARE LE CURE»
«La bambola Dolly che abbiamo in reparto, ne abbiamo sei, è il simbolo dell’umanizzazione delle cure – dice la dottoressa Attardo – che è necessario avere. Grazie a questa bambola che il paziente sceglie di avere con sé si può controllare il delirium, condizione in cui i pazienti spesso si trovano, se sono fragili e per evitare le complicanze del delirium come le infezioni e l’allettamento». La bambola viene offerta «in modo quasi neutro» al paziente che può sceglierla come compagna nel periodo di ricovero. «Abbiamo avuto con questa terapia benefici enormi in termini di riduzione di contenzioni fisiche e di riduzione di terapie psicoattive per controllare il delirium».
CHI È INTERVENUTO PER I SALUTI
Hanno portato i loro saluti, oltre a Marco Magrini presidente della Provincia, il sindaco di Germignaga Marco Fazio e il sindaco di Luino Enrico Bianchi, Anna Iadini responsabile facente funzioni della Direzione Medica dei Territori di Asst Sette Laghi, Patrizio Frattini direttore di Struttura complessa di Ats per conto di Salvatore Giota dg di Ats Insubria, Giorgio Arca segretario regionale di Cittadinanza Attiva e Silvia Macchi componente del direttivo Opi di Varese. Si sono aperti poi gli interventi degli specialisti che continueranno anche sabato. L’appuntamento è stato occasione anche per discutere della valorizzazione degli ospedali “spoke” e del lavoro in rete con il Circolo.
DENTALI (PRESIDENTE NAZIONALE FADOI) «SPOSTARE LE CURE DALL’OSPEDALE AL TERRITORIO»
Il direttore del Dipartimento di Area Medica di Asst Sette Laghi Francesco Dentali, nonché presidente nazionale Fadoi, sintetizza i motivi per cui eventi come quello sulla prevenzione sono importanti. «Qui si tratta il tema centrale di tutta la sanità moderna: non possiamo più pensare di ricoverare tutte le persone che ricoveriamo. Per proseguire nel modo migliore, bisogna spostare le cure sulla prevenzione e dall’ospedale al territorio. Questa due giorni parla di questo: un polo come Luino ci permette di portare le cure a casa dei nostri cittadini che vanno curati prima di arrivare, se è possibile, in ospedale: è un passaggio culturale importante, quando avremo tutti la capacità di farlo, risolveremo un problema fondamentale della nostra sanità».
COSENTINO: «LA SANITÀ DELL’ALTO VARESOTTO VA VALORIZZATA»
Giacomo Cosentino, vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia: «Vogliamo valorizzare la sanità dell’Alto Varesotto, parlo degli ospedali di Luino e di Cittiglio e dei presidi sanitari di questa area. Alcuni investimenti li abbiamo già fatti e altri li metteremo a terra nel medio e breve termine, parlo per esempio della Camera Iperbarica di Cittiglio e della nuova risonanza magnetica da 1,5 milioni di euro. Il potenziamento delle strutture sanitarie periferiche porta più vicino a casa il servizio sanitario cittadino ma agisce anche sull’alleggerire il pronto soccorso dell’ospedale di Circolo di Varese per il bene dei cittadini e per ridurre le liste d’attesa».
CASTIGLIONI: «GARANTIAMO EQUITÀ NELL’ACCESSO ALLE CURE»
La cardiologa direttrice del dipartimento Cardio-toraco-vascolare di Asst Sette Laghi, Battistina Castiglioni: «A Luino è stato creato il primo modello di rete in Asst Sette Laghi, anni fa, nella gestione del paziente acuto afferente all’ospedale luinese, grazie alla collaborazione con medici come il dottor Repetto, il dottor Merlo, la dottoressa Bernasconi e il dottor Compagnoni. Abbiamo messo in atto tutte le possibilità per trasferire il paziente nel più breve tempo possibile a Varese, quindi a Luino mi lega questo profondo senso di appartenenza a una realtà territoriale che in area cardiologica è di estrema importanza e che permette di garantire adeguata equità di accesso alle cure».
DALLA GASPERINA: «FORMIAMO I FUTURI MEDICI ALL’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE»
Daniela Dalla Gasperina, infettivologa, è delegata della rettrice dell’Università dell’Insubria, Maria Pierro, a didattica e formazione: «L’Università dell’Insubria investe in alcuni progetti sulla prevenzione e sul disagio giovanile dei suoi studenti ma vuole essere sul territorio per collaborare in progetti di formazione rivolti ai cittadini».
Gli approfondimenti sulla Prealpina di sabato 20 settembre in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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