DISAGI
Piange il telefonino. Comuni senza linea
Censimento delle aree montane scoperte. Appello al ministro per i fondi del Pnrr

L’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (Uncem) ha rilanciato nei giorni scorsi la mappatura delle aree italiane senza segnale telefonico per il proprio smartphone. Dove telefonare, mandare un messaggio, navigare su internet è impossibile con gravi rischi anche per la sicurezza pubblica. Allarme, quest’ultimo, lanciato nei mesi scorsi da diversi sindaci del nord della provincia di Varese dove il telefono non ha “tacche” per ricevere o chiamare.
Grande emergenza
La Val Veddasca, la Val Dumentina, Curiglia, ma anche zone come Cremenaga, Agra o diversi punti della Valganna sono muti o hanno un debole segnale a seconda dell’operatore. Proprio questi siti del nostro territorio sono già entrati in precedenti censimenti del disservizio senza tuttavia risolvere il problema.
«Vogliamo continuare ad agire su una grande emergenza del Paese – spiega il presidente di Uncem Marco Bussone – che con la tv che non si vede e le zone montane senza banda ultralarga, è la prima emergenza da colmare. Un problema di tutta la nazione, non solo delle aree interne e montane, la telefonia mobile e le troppe zone dell’Italia senza copertura». Bussone ribadisce che se il Paese vuole essere tutto connesso, smart e intelligente, a prova di futuro, le infrastrutture di rete devono essere per tutti.
Lettera al ministro
La prima mappatura delle aree scoperte, presentata nel 2019, ha fatto registrare 1.450 segnalazioni e Uncem stessa spiega che con gli operatori di telefonia e proprietari delle reti, delle torri (TIM, Vodafone, WindTre, InWit) ma anche operatori per internet senza fili (Eolo e BBBell), stanno lavorando efficacemente risolvendo una serie di problemi segnalati da sindaci e cittadini.
Le imprese hanno pianificato investimenti che si stanno concretizzando. Nella legge di bilancio 2020 sono stati previsti 1,5 milioni per nuovi tralicci, che ancora devono essere spesi. Anche le Regioni, spiegano dall’ente, hanno programmato investimenti e altri dovranno essere previsti nei fondi europei per lo sviluppo e grazie al Pnrr.
Uncem ha scritto al ministro Colao che gli oltre 8 miliardi per contrastare il digital divide con nuove reti, previsti dal Pnrr, non possono andare solo alle aree urbane.
Si accettano segnalazioni
«Una cosa è certa – prosegue il presidente Uncem – non possiamo intervenire, come Paese, solo lungo le linee dell’alta velocità AC/AV, dove il segnale manca. Serve un piano nazionale per coprire tutte le aree montane. Tutta l’Italia, anche quella più interna, remota, rurale, impervia». Tutti possono contribuire alla mappatura evidenziando i problemi nel proprio Comune, con uno o più operatori della telefonia mobile, o in altri Comuni dove si va in vacanza o si passa con l’auto perdendo il segnale. Lo si può fare compilando il form presente sul sito Uncem: c’è tempo sino al 20 novembre 2021.
© Riproduzione Riservata