IL PROVVEDIMENTO
Orco con moglie e figlia: allontanato
Picchiava la consorte, violentando la ragazzina. Trentottenne non può più avvicinarsi alla famiglia
Sono pesantissime le accuse di cui risponde il trentottenne rumeno colpito l’altro giorno dal divieto di avvicinamento alla moglie e alle due figlie, una delle quali nata da una precedente relazione della donna.
Ci sono i maltrattamenti in famiglia, brutali e denigranti come da copione ormai noto in tutti i casi di vessazioni di genere, ma c’è anche la violenza sessuale sulla figliastra, un ragazzina di appena tredici anni.
L’ordinanza è arrivata al termine delle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dal pubblico ministero Flavia Salvatore, nei prossimi giorni l’uomo verrà interrogato dal gip Luisa Bovitutti. Stando a quanto ricostruito anche sulla base delle testimonianze di parenti e conoscenti, l’inferno domestico sarebbe scoppiato a giugno del 2017.
Una degenerazione irreversibile di rapporti già tesi, esasperata da due terribili vizi di cui era schiavo l’indagato: l’alcol e il gioco d’azzardo. Quando beveva troppo partivano gli schiaffi e i pugni, le minacce con la spranga di ferro e con il bastone.
Quando il dispendioso richiamo delle slot si faceva impellente idem. Percosse sempre inflitte davanti alle bambine minorenni, quindi sensibili e impressionabili.
Un giorno l’uomo avrebbe anche mostrato la foto di una pistola, dicendo di averla comprata per fare fuori tutti con diciotto proiettili, diretti a lei e alle bambine.
«Ultimamente ho preso in considerazione l’ipotesi di scappare di casa con le bambine, ma ho paura perché mio marito mi dice che se scappo mi cerca, mi trova e ammazza tutti», ha dichiarato la vittima ai carabinieri che hanno raccolto la denuncia, su segnalazione dei servizi sociali ai quali si era rivolta.
Ed è stato solo a quel punto che la moglie ha trovato il coraggio anche di rivelare quanto visto con i suoi stessi occhi, ossia la mano del marito che si insinuava dentro ai pantaloni della figlia mentre la ragazzina dormiva abbracciata ai suoi gattini.
Almeno due gli episodi, raccontati dalla stessa minore ascoltata dagli inquirenti con la modalità dell’audizione protetta. Ora l’uomo non può più avvicinarsi a nessuna di loro. Viceversa finirà in carcere.
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