CENTRO GEOFISICO PREALPINO
Pioggia a Varese, un mese in due giorni
Nel weekend superata la quantità media di tutto febbraio
In due giorni e mezzo di maltempo, da venerdì scorso a sabato notte, sono scesi sul Varesotto 123 millimetri di pioggia, più di quanti di solito ne cadono in tutto il mese di febbraio, 89 (siamo dunque al 135% quando mancano ancora venti giorni a fine mese). Molti potrebbero essere stupiti da questa “valanga” confermata dal Centro Geofisico Prealpino perché non c’è stata la sensazione diffusa di una tale abbondanza, invece quelle gocce continue e sottili hanno dato un grande apporto al territorio, spazzando via l’ombra del deficit idrico e alleggerendo la cappa sulle Prealpi. E in più con il vantaggio di precipitazioni non violente, costanti, che non hanno ingrossato all’improvviso laghi e fiumi, evitando così l’allerta idrogeologica sempre in agguato alle nostre latitudini.
Si respira ora, ma a metà settimana potrebbero tornare le condizioni per nuovi rialzi di Pm10, per quel clima mite e statico che porta con sé stagnazione e nuove polveri sottili. Godiamoci dunque queste giornate di pulizia dell’aria, come ribadisce il meteorologo allievo di Furia, Paolo Valisa.
«La pioggia è stata molto abbondante, in particolare proprio nel triangolo delle Prealpi fra il Varesotto, la Brianza e il Lario. Abbiamo avuto due giornate intense e una a metà, con il ritorno del sereno domenica. Lunedì (oggi) potrebbe esserci ancora un residuo di variabilità. La perturbazione era di stampo già primaverile più che invernale, con temperature alte (massime di 12 gradi e minime di 8) e tanta acqua con correnti di sbarramento umide dal Mediterraneo. È piovuto più da noi che nell’Ossola o in Ticino e per questo il Verbano è cresciuto di nuovo ma non a livelli preoccupanti».
Intanto è scongiurato il deficit idrico con una copertura che fa ben sperare sull’arrivo della bella stagione, senza lo scenario tragico degli anni recenti caratterizzati da una siccità cronica.
«Considerando l’inverno meteorologico già a dicembre c’erano state più piogge della media e ora, nel complesso, siamo a 10 millimetri in eccesso - ribadisce Valisa -. Certo abbiamo avuto poca neve, in pratica solo quei 30 centimetri al Campo dei Fiori di inizio gennaio. In montagna alla fine dell’anno scorso c’era stato un buon apporto, ma il rialzo delle temperature si è mangiato in pochi giorni tutto il manto, visto che lo zero termico è rimasto per giorni sopra i tremila metri. Ora, oltre i 1.500 metri, nel weekend abbiamo avuto nuove nevicate, forse con apporti lievemente inferiori rispetto alle aspettative ma comunque fino a mezzo metro. Quindi la stagione sciistica che era a rischio per lo scioglimento da alte temperature potrà prolungarsi anche per le prossime settimane. Una buona notizia per gli appassionati e per le montagne», conclude Paolo Valisa.
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