LA RICORRENZA
«Sicurezza sul lavoro e dignità»: il messaggio del Primo Maggio
Corteo a Varese, buona partecipazione. Il discorso finale di Biondo (Uil): «Mille morti l’anno»

Serve una nuova visione del lavoro e del lavoratore. Questo il succo del messaggio uscito dalla manifestazione per il Primo Maggio tenutasi ieri a Varese. I problemi, le criticità e le preoccupazioni sono molte: occorre migliorare la sicurezza sul lavoro, occorre adeguare gli stipendi, occorre ripristinare condizioni di rispetto e protezione di chi lavora. In questa direzione andavano slogan e richieste.
Buona la partecipazione alla manifestazione organizzata da Cgil Cisl e Uil e partita da piazza Repubblica. Un lungo corteo, passando per strade e piazze cittadine, ha raggiunto piazza Monte Grappa dove si sono vissuti i momenti finali. La giornata era dedicata quest’anno al tema della sicurezza sul lavoro. Un problema aperto che è stato affrontato dagli interventi di Davide Bellotto (Fillea Cgil) che ha richiamato l’attenzione sui cantieri, Fabio De Rosa (Uilm Uil), che ha guardato il problema nel settore metalmeccanico, Serena Seritti (Fps Cisl) che ha sottolineato la piaga delle aggressioni al personale sanitario.
Il discorso conclusivo è stato tenuto da Santo Biondo, membro della segreteria nazionale della Uil, che ha snocciolato i numeri delle morti («mille ogni anno, 182 in Lombardia) e degli infortuni sul lavoro, insistendo sul tasto della sicurezza e del diritto di una vita dignitosa per i lavoratori.
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