OFFESE NELLA RETE
«Quella cicciona». Bullismo online
Nel mirino una ballerina del ventre. «Pronti a fare denuncia»
Nascondersi dietro la tastiera di un computer rende incredibilmente spavaldi, quando si esprime un parere sui Social network si pensa che tutto sia lecito, persino dare della cicciona a una donna.
Di fatto, però, così si attua una forma di bullismo che ha preso il nome di body shaming. Accade spesso, purtroppo, e accade anche nella nostra zona.
Un commento postato su Facebook, l’altra sera, mercoledì 4 settembre, ha scatenato dure reazioni. Per l’autore è stato semplicemente una espressione sopra le righe, per commentare l’immagine di due belle donne che presentano la nuova stagione di corsi di ballo. Forse pensava di risultare spiritoso e ironico nel chiedere “Ma ballare non faceva dimagrire?”, riferendosi a una delle due ballerine dalle curve morbide ed espertissima in danza del ventre.
Poi l’espressione “quella cicciona” non ha tardato a comparire fra i commenti dell’uomo. Le interessate, Jessica Boiocchi e Simona Kuchařová, sono immediatamente salite sulle barricate, insieme alla presidente dell’associazione culturale 13Viole Pamela Boiocchi.
A denunciare l’accaduto a Prealpina è quest’ultima. «Non era mai capitato prima che qualcuno offendesse la fisicità delle nostre ragazze. È qualcosa di insensato e che non trova spiegazioni. La danza del ventre è adatta a ogni donna, a ogni fisico e a ogni età, senza discriminazioni. Ballare insieme è condivisione e armonia, è creare un gruppo al femminile che si supporta, come una tribù, dove una è sempre disponibile per l’altra», sottolinea l’artista denunciando il body shaming in corso.
«È vergognoso che un uomo metta in atto una simile violenza verbale ai danni di una donna. Ma quello che ha fatto, ha portato alla luce che la solidarietà tra donne continua a esistere. In tantissime hanno aggiunto i loro commenti al post incriminato, per mostrare il loro sostegno a Simona e a tutte le ragazze 13Viole» aggiunge.
Boiocchi spiega poi nel dettaglio: «Il body shaming è una forma di bullismo che non colpisce solamente le donne e le ragazze comuni ma, al contrario, riguarda anche attrici e persone famose che, ingrassando o mostrandosi con i propri difetti senza filtri sui propri profili, sono diventate il bersaglio preferito di questi haters».
La presidente dell’associazione attiva dal 2009 e nota nel mondo della danza del ventre è determinata: «Stiamo valutando di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine, abbiamo contattato un avvocato e sicuramente faremo una chiacchierata con il luogotenente dei carabinieri della compagnia di Gorla Minore. Siamo pronte ad andare avanti: non possiamo tollerare questi episodi».
La questione nata nel gruppo di Facebook “sei di Gorla Minore se” ha fatto intervenire il moderatore che ha immediatamente censurato l’uomo “bannandolo”, usando la forma di repressione usata sui social.
La censura è arrivata anche dalla consigliera comunale e capogruppo di minoranza Fabiana Ermoni, sempre attenta alle questioni legate all’universo femminile. Simona può consolarsi dall’alto dei suoi tanti anni di pratica e insegnamento di danza del ventre, con molti riconoscimenti. Del resto, anche Rihanna, Gigi Hadid, Anne Hathaway sono tra le star definite “brutte” o “ciccione” solo perché il loro corpo non corrisponde all’idea convenzionale di bellezza che vede una donna magrissima ma con forme esplosive date, nella maggioranza dei casi, da interventi di chirurgia plastica.
Le interessate a breve denunceranno le offese ricevute anche alle forze dell’ordine.
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