IL RETROSCENA
Reguzzoni torna in campo
Incontro con Mascetti a Gallarate. «Pronto a dare il mio contributo se vi saranno le condizioni, ma non rientro nella Lega». «Con Marco sintonia politica su Nord, federalismo e lavoro»
«C’è una situazione politica di sofferenza e insofferenza, questo emerge da più parti. Sto valutando la possibilità, se vi saranno le condizioni, di dare il mio contributo per cambiare questa situazione. E ne ho parlato con persone che ritengo politicamente argute, capaci». Marco Reguzzoni è pronto a tornare in campo. La prova è l’incontro, a Gallarate, ai tavoli all’aperto di un ristorante, con Andrea Mascetti, leghista che resta dietro le quinte, non si candida, ma è molto vicino (o lo è stato) al ministro Giancarlo Giorgetti, e con Beppe Bonomi. Un fitto conciliabolo. Prelude a qualcosa? Sì, probabilmente. L’ex capogruppo della Lega alla Camera sta valutando se dare vita a un’associazione o un movimento che possa dare più voce al territorio. Quello del Nord. «Mi pare che anche dalla riunione degli industriali sia emersa questa esigenza... ». Reguzzoni precisa che non rientrerà nella Lega. Ma il soggetto politico o culturale che medita di promuovere si proporrà come interlocutore del Carroccio. E il passo tra dialogare e creare uan sinergia potrebbe essere breve.
Andrea Mascetti, avvocato amministrativista, di recente nominato alla guida di Finlombarda Spa, conferma la bontà della chiacchierata fatta col suo ex nemico Reguzzoni. «Con Marco Reguzzoni ci sono stati in passato aspri confronti - spiega - ma oggi ci troviamo a parlare la stessa lingua in tema di Nord, lavoro, federalismo. Ne scaturiscono riflessioni politiche... ». Qualcosa di certo si muove.
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