MATTINA DI PAURA
Sfratto per l’ex re dell’oro: finimondo
Dilaga la notizia: Mirko Rosa si barrica e scappa: «Ma io non c’ero». Momenti concitati in via Pontida

Barricato in casa armato fino ai denti, poi in fuga dai carabinieri, alla fine latitante. Mirko Rosa ieri si è goduto tutto l’episodio della sua saga infinita tra una stanza d’albergo a Saronno, un bar, un ristorante.
Sul telefonino un bombardamento di notizie che lo davano per ricercato. E lui, invece, è passato sotto casa più volte, filmando con lo stesso smartphone la scena del massiccio schieramento di forze dell’ordine in via Pontida. Mezza giornata di allarme, senza che l’autorità giudiziaria venisse informata (il pubblico ministero di turno è Nadia Calcaterra, che su Rosa ha indagato in lungo e in largo) e senza un reale motivo di sicurezza.
«Da giorni sono in un hotel regolarmente registrato, quindi se volessero trovarmi basterebbe fare una banale ricerca. Ma poi, perché dovrei essere in fuga? Da uno sfratto di cui sono a conoscenza da tempo e per il quale ho trascorso gli ultimi due mesi alle prese con un trasloco? È da maggio che non vivo più in via Pontida. E poi, a voler ben guardare, l’affitto non è nemmeno intestato a me»: Rosa si è recato nella sede della Prealpina per trovare una risposta alla sua surreale condizione. Ieri mattina era l’ultima data utile per lasciare l’abitazione di via Pontida, nel frattempo svuotata dell’arredo un po’ kitsch, stile night club.
Il padrone di casa si è presentato accompagnato dall’ufficiale giudiziario e dalle forze dell’ordine, temendo forse qualche reazione inconsulta dell’ex re dell’oro. Ha suonato il citofono e non ha ottenuto risposte. Ma - sostiene - dal fortino di Rosa ha sentito provenire rumori inquietanti. Anche qualche altro residente della via li ha uditi. «Si è barricato in casa armato», è la voce che ha iniziato a circolare. Sono arrivate altre pattuglie, la polizia locale, i pompieri. Transennate le vie laterali, monitorato il Sempione. «Non vuole aprire, è pericoloso».
La notizia che sotto casa sua ci fosse un assembramento di militari è arrivata pure a lui che allora, a bordo di una macchina, è arrivato sul posto per appurare cosa stesse succedendo. Rosa ha filmato lo spiegamento di forze e si è detto: «Qua mi uccidono, anche se non so perché», e ha tirato dritto. Nel frattempo carabinieri e pompieri riescono a sfondare e a fare irruzione in casa. Delusa ogni aspettativa, perché Rosa non c’era. Possibile che si fosse smaterializzato come il mago Houdini? Allora sui siti online inizia a girare una nuova versione: Mirko Rosa scappa, è in fuga dal fisco».
L’ex boss aureo non sa se ridere o se imprecare, tirando magari qualche pugno al muro: «Non ho nessuna misura cautelare, non ho provvedimenti restrittivi, non sono stato colpito da un’ordinanza, non risulto indagato in nessun reato. Da due mesi vivo negli alberghi perché, avendo lo sfratto, ho dovuto smontare tutto ciò che era mio. Ma da che cosa, da chi e perché dovrei scappare?». Questa è una domanda che tra l’altro l’avvocato Stefano Colombetti sottoporrà alle autorità competenti.
© Riproduzione Riservata