L’ALLARME
Via Moro: «Appartamenti invivibili»
La denuncia dei residenti: nelle case Aler niente manutenzioni da 20 anni

Incuria, degrado e rischi ambientali: è il bilancio del sopralluogo del Movimento Cinque Stelle alle case popolari di via Aldo Moro. Su segnalazione di un attivista pentastellato, il consigliere regionale Nicola Di Marco ha voluto constatare di persona le condizioni dello stabile (dove vivono cinquanta famiglie) al fine di sollecitare all’Aler gli interventi di miglioria necessari.
Degrado e infiltrazioni
«Il dato di fatto è che da 20 anni Aler non ha fatto nulla per migliorare le condizioni delle case popolari, malgrado i continui solleciti delle famiglie», sottolinea il consigliere comunale dei Cinque Stelle Massimo Oggioni: «Le scarse manutenzioni sono sotto gli occhi di tutti: intonaci che si staccano e ruggine diffusi ovunque, umidità fuori e dentro gli appartamenti. Un degrado assoluto, al quale bisogna porre rimedio quanto prima». Si teme soprattutto per le infiltrazioni nei muri degli alloggi, che in molti casi sono macchiati: come spesso succede negli stabili di Aler dove non si fanno le manutenzioni, le famiglie si ritrovano l’umidità in casa, peraltro senza poter rimediare perché poco tempo dopo avere imbiancato si è punto e a capo. Oggioni punta l’indice contro la giunta Ielo: «È un controsenso che investa sulla riqualificazione dei luoghi aggregativi e sulle figure educative quando poi i ragazzi e le famiglie si ritrovano a vivere in case trascurate. Capisco che la competenza delle manutenzioni non sia del Comune, ma non ci si può voltare dall’altra parte». L’impegno del consigliere regionale Nicola Di Marco, con tanto di documentazione fotografica, è di sollecitare l’Aler di Milano a eseguire gli interventi di sistemazione del condominio.
Veicoli abbandonati
Fra le varie problematiche emerse, si è evidenziata anche la presenza di auto in evidente stato di abbandono, alcune prive di targa. Per chiedere la loro rimozione, Oggioni ha presentato un’interrogazione: «Tali veicoli, oltre a offendere il pubblico decoro, sono fonte potenziale di danno ambientale per la presenza incontrollata di materiali e fluidi che potrebbero sversarsi al suolo a causa del deperimento del mezzo. Aler, per la rimozione di veicoli abbandonati in aree di sua proprietà, ha predisposto un apposito protocollo da siglarsi con le amministrazioni locali che possono intervenire in vece di Aler addebitandone poi le spese».
Il sindaco e la giunta vengono quindi “interrogati” per sapere se tali automezzi siano su aree dell’Aler o su aree pubbliche; se si sono attivate le procedure necessarie per la messa in sicurezza e rimozione, nonché in quali tempi.
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