IL PERSONAGGIO
Ricordando Mauro Bossi
Serata dedicata al velista varesino che nel 1989 navigò in solitaria l’oceano Atlantico e ritorno\
La città celebra Mauro Bossi. Nella serata di venerdì 26, al Caffè letterario La Cupola ( di via Donizetti, dalle 20 si l’unico vero velista/navigatore solitario che Varese abbia mai avuto, scomparso in mare nel 1994. A condurre la serata, con i suoi ricordi personali e una proiezione di filmati, ci sarà l’amico Massimo Bruno. Ai presenti verrà donato un libro fotografico che la famiglia ha voluto realizzare per l’occasione.
Mauro Bossi è stato un navigatore con uno spiccato senso dell’avventura. Non era il tipo da accontentarsi della regatina sul lago o delle 2 settimane di ferie estive, come il “Piccolo Principe” amava guardare oltre l’orizzonte….
Dopo varie esperienze ad inizio anni ‘80, decise di concretizzare il suo sogno atlantico iscrivendosi alla famosa regata oceanica denominata Mini-Transat, organizzata in Francia per barche di misura non superiore a metri 6,50 che ancora si corre ogni 4 anni fra la Bretagna ed i Caraibi. Ma non avendo né sponsor né una barca adatta, decise di costruirsela partendo dai disegni da lui stesso ideati. Era l’inverno del 1988. A giugno dell’anno successivo, la barca era finita e fu varata a Rapallo da dove partì per Gibilterra. Oltrepassate le Colonne d’Ercole, arrivò in Bretagna ai primi di settembre giusto in in tempo per prepararsi alla partenza della regata. Arrivò regolarmente in Martinica e poi, con una navigazione resa difficile da condizioni logistiche e meteorologiche estreme, tornò in Italia dove fu accolto da eroe. Poi divenne skipper di professione, fino a quella maledetta immersione a Capo Palinuro nel 1994, dalla quale non tornò più.
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