L'ACCORDO
Robur et Fides e Pallacanestro Varese: l'unione fa il futuro
Settore giovanile congiunto dagli Under 17 in su: le due società bosine lavorano insieme
Pallacanestro Varese e Robur et Fides?
Questo tribolatissimo matrimonio s’ha da fare. Accordo raggiunto tra le due maggiori società della provincia per dare il via a una nuova - e si spera proficua - collaborazione a livello giovanile.
A definire il quadro della "partnership" sono stati i vertici societari e tecnici dei due sodalizi (il presidente Cecco Vescovi, Franco Passera e Bruno Bianchi per la Pallacanestro Varese; Cesare Corti, Adalberto Tessarolo e Alberto Zambelli per la Robur et Fides) che in un clima di grande disponibilità reciproca hanno fissato i "paletti" dell’accordo.
La bozza di intesa prevede che nella stagione 2012/'13 vengano formati gruppi congiunti per le categorie Under 19 e Under 17: la fascia più alta sarà "gestita" dalla società di via Marzorati con la possibilità di inserire qualche elemento in DNB, mentre il club di piazza Monte Grappa iscriverà al campionato d’Eccellenza la squadra delle annate 1996 e 1997.
Nel quadro generale ci sarà comunque spazio anche per gli elementi che non faranno parte dei gruppi di vertice che confluiranno nei gruppi "a fascia alternata" (dunque Under 19 per Pallacanestro Varese e Under 17 per Robur et Fides).
La supervisione dei gruppi dell’accordo sarà affidata a Franco Passera, mentre Bruno Bianchi e Alberto Zambelli cureranno gli aspetti organizzativi; toccherà ai rispettivi responsabili tecnici mettere a punto i dettagli, partendo dalla scelta degli allenatori (per ora non ci sono certezze ufficiali anche se i nomi di Giulio Besio e Fabrizio Natola paiono i più "gettonati") e dall’allestimento dei gruppi.
Ma mentre la fase di impostazione partirà già dai prossimi giorni, si dovrà attendere il termine dei campionati in corso per iniziare gli allenamenti congiunti necessari per allestire i gruppi per la stagione ventura.
Al momento attuale la decisione delle due società è quella di concentrare la collaborazione nelle fasce alte dell’attività giovanile, mantenendo divisi i settori Minibasket e l’attuale concorrenza – col sale dei derby – fino alla categoria Under 15; poi nella fase finale del percorso "propedeutico" del vivaio l’unione delle forze consentirà di alzare la qualità media dei gruppi stimolando la competitività degli allenamenti per garantire un lavoro quotidiano di alto livello per migliorare la qualità dei prospetti in vista dell’approdo nel basket "dei grandi".
Insomma Pallacanestro Varese e Robur et Fides hanno scelto la via dell’unione che fa la forza, cercando di costruire una "casa comune" in grado di dare ulteriore slancio per la pallacanestro di tutta Varese; la stima reciproca tra le figure chiave dei due club - sia a livello tecnico che societario – è la miglior garanzia possibile per il buon esito della partnership.
D’altra parte le finalità sono decisamente "nobili" su entrambi i fronti: da una parte la società di piazza Monte Grappa vuol tornare a produrre giocatori per implementare la sua prima squadra, e se per "sfornare" un Rusconi o un Meneghin serve anche un aiuto da parte della genetica, farsi in casa italiani "da serie A" non passa necessariamente attraverso il passo del reclutamento su scala nazionale e della foresteria (che potrebbe comunque arrivare in un secondo momento).
Il lavoro congiunto con un vivaio come quello del consorzio Robur-Campus, che negli ultimi anni ha "sfornato" giocatori professionisti in serie (dall’annata 1982 in poi Passera, Gatti, Gergati, Canavesi, Rosignoli, Martinoni e gli ultimi due prospetti Tourè e Castelletta, quest’anno in DNA), potrebbe ampliare il ventaglio delle possibilità sul territorio locale; e di certo darebbe vantaggi anche al club di via Marzorati, la cui prima squadra in DNB sarebbe l’ottimale "laboratorio di crescita" per i migliori giovani del panorama varesino nonché ideale trampolino di lancio verso la serie A dei prospetti migliori.
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