SOTTRATTO ANCHE UN CELLULARE
Rubano un bancomat e lo usano al bar: denunciati
La Polizia di Frontiera di Domodossola ha rintracciato i ladri dopo la segnalazione del proprietario che aveva notato l’utilizzo indebito
Commettono il furto nel novarese, vengono scoperti in Ossola. Due marocchini sono stati denunciati dalla Polizia di Frontiera di Domodossola. I due nei giorni scorsi si erano resi responsabili, in provincia di Novara, della sottrazione di un bancomat e un telefono cellulare, che lo conteneva, appartenente al figlio della donna che aveva segnalato prontamente l’utilizzo indebito dello stesso in un bar di Domodossola, poco dopo la mezzanotte.
RINTRACCIATI DAGLI AGENTI
Gli agenti hanno raggiunto l’esercizio e grazie a una descrizione fatta dalla titolare del bar, hanno rintracciato i due, che erano senza documenti e versavano in evidente stato di alterazione alcolica e si sono mostrati con un atteggiamento ostile nei confronti dei poliziotti. In seguito a controllo, è stata ritrovata la refurtiva addosso a uno dei due fermati. Su uno dei due pendeva anche un decreto di espulsione della Questura di Treviso, non ottemperato.
INCUBO TRASH TRAPPING
L’episodio testimonia come la collaborazione tra il cittadino e la Polizia di Stato produca risultati utili ed efficaci ad assicurare alla giustizia i responsabili di reati nei quali la tempistica d’intervento e la risposta immediata fanno la differenza. L’invito che giunge dalla Questura è quello di non abbassare mai la guardia perché sono anche in aumento le truffe: un ventaglio che si aggiorna velocemente e che riguarda la classificazione di questi reati come phishing, truffe su e-commerce, violazioni dell’account, furto d’identità, si aggiorna molto velocemente. In particolare la Questura avverte sull’arrivo di una delle azioni criminali che si stanno registrando in altre province, ovvero il trash trapping, metodo più artigianale del precedente skimmer (dispositivo inserito nella fessura bancomat per carpire i dati dalla banda magnetica) ma ugualmente efficace. L’utente inserisce la tessera bancomat nello sportello, sullo schermo l’operazione viene confermata ma i soldi non escono, perché un dispositivo meccanico viene inserito nella fessura di uscita del denaro, bloccandolo. L’utente crede si tratti di un problema tecnico, si allontana e per il malfattore il gioco è fatto: si avvicina, toglie li dispositivo e asporta il contante.
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